A breve entrerà in vigore la stretta AGCOM contro il telemarketing: gli operatori dovranno adottare un filtro per limitare lo spoofing dall'estero

È pronta a entrare ufficialmente in vigore la stretta contro il telemarketing sulla quale sta lavorando – ormai da diversi mesi – l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni che ha deciso di intervenire per limitare il fenomeno dello “spoofing“, mettendo in campo il primo vero e proprio filtro che interviene al livello degli operatori telefonici: proprio questi ultimi saranno i grandi protagonisti della nuova delibera, puniti nel caso in cui non si adeguino alla delibera AGCOM.



Prima di entrare nel vivo delle novità contro il telemarketing, è utile ricordare che lo spoofing è quel fenomeno al quale tutti – almeno una volta, ma sicuramente anche di più – avremo assistito secondo cui si riceve una telefonata da un numero sconosciuto, ma che appare come italiano: una volta risposto, poi, ci si trova a conversare con un operatore palesemente straniero, che ci informa che chiama – per esempio – dall’Albania, o da qualche altro paese dell’Est Europa.



Lo spoofing è proprio la capacità dei call center di telemarketing di “nascondere” il loro reale numero di telefono in modo che l’utente finale – ovvero tutti noi – sia tratto in inganno al pensiero di star ricevendo una telefonata dall’Italia; mentre una verifica che tutti noi possiamo facilmente fare per evitare chiamate indesiderate di questo tipo è semplicemente evitare di rispondere e poi provare a richiamare il numero che ci ha contattati: nella maggior parte dei casi, il vostro operatore vi informerà che non esiste e in quel caso sarete certi che si trattava di telemarketing aggressivo.



Cos’è e come funziona il blocco dell’AGCOM al telemarketing: il filtro anti-spoofing e i dubbi sull’efficacia

Al di là di questa semplice verifica – non sempre attuabile, specialmente se si ricevono chiamate in alcuni momenti della giornata in cui non si ha l’effettivo tempo di pensare -, l’AGCOM ha deciso di intervenire per venire incontro a tutti noi ormai (abbondantemente) esasperati e, talvolta, anche truffati dal telemarketing, introducendo proprio il filtro contro lo spoofing al quale facevamo riferimento all’inizio di questo articolo.

Call center (Foto: Pexels)

La buona notizia è che sarà – a differenza dell’inutile Registro delle opposizioni – del tutto automatico ed entrerà i vigore tra il 19 agosto e il 19 novembre: nel primo caso, le compagnie telefoniche saranno costrette ad adottare un sistema che blocca in automatico le chiamate da numeri fissi provenienti dall’estero e che utilizzano un (finto) numero di telefono italiano; mentre nel secondo caso si andrà anche a limitare le chiamate di questo tipo – ricordiamo: alla base del telemarketing aggressivo – che provengono da numeri di telefono mobile.

Sulla carta il filtro contro il telemarketing sembra poter funzionare, ma sono molti a credere che sarà largamente fallimentare, esattamente come il Registro delle opposizioni citato prima: il grosso dubbio, infatti, è che il filtro non riuscirà sempre a distinguere le chiamate vere da quelle false con il rischio di lasciare passare telefonate spam e di bloccare quelle concretamente effettuate da una persone che si trova all’estero; mentre, similmente, è facile immaginare che gli operatori del telemarketing troveranno espedienti per aggirare questa norma e renderla del tutto inutile, oltre che costosa per gli operatori telefonici.