Tempesta geomagnetica in arrivo tra giovedì 19 e venerdì 20 gennaio che investirà il campo magnetico del nostro pianeta e potrebbe provocare alcune conseguenze. Domenica 15 gennaio gli osservatori solari si sono accorti che la nostra stella ha registrato due espulsioni di massa coronale, cioè di materiale appartenente allo dallo strato più esterno dell’atmosfera solare. Si tratta di uno degli ultimi effetti di un’attività solare piuttosto intensa negli ultimi tempi, perché il nostro Sole si sta ormai avviando al picco massimo del suo ciclo di 11 anni, previsto per l’estate del 2025.
La tempesta geomagnetica proietterà un flusso di particelle cariche elettricamente verso il nostro pianeta, ma questa volta il vento solare non investirà direttamente la Terra. Questa tempesta sarà dunque di classe debole e il campo magnetico terrestre sarà soltanto parzialmente coinvolto, ma si attendono comunque delle conseguenze in seguito a questo evento. Secondo gli scienziati, in seguito alle tempeste geomagnetiche è possibile aspettarsi dei piccoli disturbi alle linee elettriche e alla funzionalità dei satelliti, oltre a possibili alterazioni nel comportamento migratorio degli animali.
Tempesta geomagnetica, dove si potranno vedere le aurore boreali e…
Tempesta geomagnetica in arrivo, con i primi effetti che potrebbero manifestarsi già oggi, mercoledì 18 gennaio 2023. Gli scienziati, come illustra il portale scientifico specializzato Spaceweather, stimano che si tratterà di una tempesta di classe G1, dunque di bassa intensità (è il gradino più basso di una scala da G1 a G5, dove la G5 sarebbe in grado di distruggere le comunicazioni e le funzionalità dei satelliti, oltre alle infrastrutture energetiche). Attualmente, lo Space Weather Prediction Center della National Oceanic and Atmospheric Administration non ha previsto conseguenze e disturbi alle linee elettriche per la tempesta geomagnetica dei prossimi giorni, mentre potrebbe dare luogo ad alcuni fenomeni spettacolari come le aurore boreali e australi.
Le aurore boreali sono dovute all’impatto delle particelle cariche elettricamente del vento solare contro il campo magnetico terrestre e dovrebbero essere visibili in alcune città quali Seattle, Chicago e Bost negli Stati Uniti, Danimarca e l’Inghilterra del Nord in Europa. Aurore australi sono invece probabili in Australia e Nuova Zelanda. Normalmente questi eventi luminosi si verificano più vicini ai poli, dove si inseriscono le linee del campo magnetico terrestre.