Terremoto Campi Flegrei: 5 nuove scosse nelle ultime 24 ore, con la massima di magnitudo 2.4 gradi sulla scala Richter, tutti i dettagli
Nelle ultime 24 ore si sono registrate diverse scosse di terremoto Campi Flegrei, anche se fortunatamente tutte di lieve entità e senza alcuna conseguenza. In totale sono state registrate cinque scosse, tutte nella giornata di ieri, 3 agosto 2025, fra cui l’ultima delle ore 16:24 con una magnitudo di 1.6 gradi sulla scala Richter e un epicentro pari a 2,9 chilometri sotto il livello del mare.
In precedenza la terra ai Campi Flegrei era tremata alle ore 7:12 di mattina con una magnitudo di 1.4 gradi, quindi alle ore 2:53 di notte con una magnitudo di 1.3 gradi, poi all’1:54, un’altra scossa leggera, con magnitudo 1.0 gradi, e infine quella delle ore 00:45 di ieri, quindi fra sabato e domenica 3 agosto 2025, con una magnitudo di 2.4 gradi sulla scala Richter, la più importante del gruppo. Numerose come sempre sono state le segnalazioni online, con i residenti che si sono fiondati sulla pagina Facebook “Quelli della zona Rossa Campi Flegrei”, scrivendo ad esempio: “E dobbiamo sempre stare tranquilli? Quando inizia così poi fa la botta, che ansia!”. Un altro aggiunge: “Stranamente stavolta sentita a Pianura anche se di lieve entità”, mentre un altro conclude eloquente: “Non ne posso più”.
Purtroppo chi risiede nei Campi Flegrei deve convincere ogni giorno con delle scosse di terremoto che nella quasi totalità dei casi sono molto leggere ma che spesso e volentieri vengono udite per effetto della conformità del suolo e dell’ipocentro che risulta essere sempre molto superficiale, nei primi due/tre chilometri e ciò non fa altro che amplificarne gli effetti. In ogni caso non vi è alcuna soluzione se non quella di mettere in sicurezza tutti gli edifici, rispettare le regole e portare pazienza. L’alternativa è lasciare quella terra per trasferirsi in una zona d’Italia a bassa attività sismica, una soluzione che ovviamente è molto più facile a dirsi che a farsi.
TERREMOTO CAMPI FLEGREI, LE NOVITA’ DEL PIANO URBANISTICO DI NAPOLI
In attesa di comprendere se le scosse di terremoto Campi Flegrei continueranno anche oggi, Fanpage sottolinea una notizia molto interessante strettamente legata all’attività sismici nella zona flegrea. Nelle ultime ore il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha bollinato il nuovo piano regolatore generale, che andrà ad incidere profondamente sull’urbanistica partenopea dei prossimi anni.
Fra le novità principali introdotte, vi è in particolare la ridistribuzione delle cubature in precedenza destinate alle cosiddette zone rosse e che verranno ora assegnate a zone limitrofe, di modo che non vadano perse. Nella cerchia ristretta dove spesso e volentieri si verificano terremoti, non si può più edificare, ma il sindaco non ha voluto perdere le volumetrie riguardanti l’edilizia residenziale, assegnandole appunto altrove.
TERREMOTO CAMPI FLEGREI, IL SISTEMA IDEATO DALL’ING. ERRA
E a proposito di edifici a rischio, il Corriere della Sera si è focalizzato sui cosiddetti “sensori sentinella”, dei sistemi di alert che sono stati ideati dall’ingegner Renato Erra, che di fatto rappresentano un metodo che permette di capire nel giro di poche ore se un edificio sia pericolante, e quindi va sfollato, o se invece è sicuro e a norma. “In due ore possiamo far rientrare i cittadini nelle loro abitazioni”, sottolinea lo stesso Erra al quotidiano di via Solferino. La richiesta è venuta direttamente dal Comune di Pozzuoli con l’obiettivo di “dare sollievo e sicurezza” ai cittadini che hanno appunto a che fare ogni giorno con le scosse di terremoto Campi Flegrei.
Si tratta in poche parole di sensori estremamente sofisticati che registrano dei particolari dati in merito a come un edificio si muove. Ad oggi sono stati posizionati su tre edifici differenti, uno storico, uno in cemento armato e uno in muratura, e i risultati sono stati molto positivi. Con questo monitoraggio continuo sarà possibile far rientrare gli sfollati in maniera più agevole in caso di evacuazione: la sperimentazione continuerà sperano che si possa arrivare ad un’applicazione di massa.