Due scosse di terremoto Campi Flegrei localizzate stamane alle ore 5:04 con una magnitudo di 2.3 gradi sulla scala Richter

Nella giornata di oggi, martedì 6 maggio 2025, si sono verificate due scosse di terremoto Campi Flegrei, entrambe ravvicinate. L’Ingv, l’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, le riporta esattamente nello stesso istante, leggasi le ore 5:04 e 11 secondi, una doppia scossa di magnitudo 2.3 gradi sulla scala Richter, avvenuta ad una profondità di 4 chilometri sotto il livello del mare. Come sempre l’evento sismico è stato particolarmente sentito e sulla pagina Facebook Quelli della zona rossa del vulcano Campi Flegrei, una delle più frequentate storicamente, sono state diverse le segnalazioni, “A Bagnoli svegliata e cullata”, scrive un’utente, mentre un altro aggiunge una segnalazione in quel di Pianura: “Pianura leggero boato…”. E ancora: “Avvertita tempio Serapide con boato”, ma anche: “Rione Solfatara sentita”. Infine, “Sentita suolo San Gennaro”.



Le scosse di terremoto Campi Flegrei sono udite da molti quasi indistintamente in quanto superficiali, ovvero, con una profondità molto ridotta, che non fa altro che amplificarne gli effetti. Tra l’altro questi eventi sismici sono spesso e volentieri accompagnati da un boato, altro elemento caratteristico, per certi versi inquietante, di questi movimenti tellurici. In attesa di capire se le scosse continueranno, è stato pubblicato in questi giorni sull’autorevole rivista scientifica Science uno studio realizzato dalla docente di geofisica della Stanford University, Tiziana Vanorio, in cui si arriva alla conclusione che gli eventi sismici nella caldera e il fastidioso fenomeno del bradisismo, sarebbero provocati da una “spinta” che fino ad ora nessuno aveva considerato.



TERREMOTO CAMPI FLEGREI, IL NUOVO STUDIO ITALIANO DA HARVARS

I lavori si sono sempre concentrati sul magma ma anche sui gas che spingendo verso l’alto provocavano le scosse, ma secondo il team della dottoressa Vanorio sarebbe un serbatoio geotermico presente nel sottosuolo a provocare appunto gli eventi tellurici ai Campi Flegrei. In una parte dell’articolo, viene precisato a riguardo che: “Se il magma o i fluidi magmatici in risalita fossero i principali fattori scatenanti dell’evento, allora ci aspetteremmo una sismicità originata da profondità di circa 8 km, dove la fusione è stata rilevata negli studi sulla riflessione sismica (17), che poi si estende fino a 5 km, dove si registra la sismicità più profonda. Tuttavia, la sismicità inizia a profondità ridotte (da 1 a 2 km) e poi si approfondisce”.



E ancora: “Se la fusione si infiltrasse da 7 a 8 km e risalisse a profondità minori, osserveremmo la tendenza opposta”. Si tratta di uno studio decisamente autorevole e che riprende un vecchio articolo pubblicato una decina di anni fa che aveva occupato la prima pagina di Science. Di fatto è una nuova analisi partendo da quel lavoro ma con tutte le tecnologie più recenti, e nello studio si è cercato di confrontare gli eventi bradisismici che si sono in particolare accentuati negli ultimi due anni (leggasi la recente scossa di terremoto di magnitudo 4.6 gradi sulla scala Richter), con la fase di terremoto di 40 anni fa.

TERREMOTO CAMPI FLEGREI, LE CONCLUSIONI DELLA DOTTORESSA VANORIO

Ebbene, per Tiziana Vanorio ci sono degli elementi che fanno pensare che la causa fra le due crisi bradisismiche sia comune, e va proprio ritrovata in quel serbatoio caratterizzato da sedimenti porosi e sabbie, che si trova a circa due chilometri sotto il livello del mare. Ma cosa accade lì dentro? Questi serbatoi si riempiono di acqua, dopo di che, nel sottosuolo, iniziano a bollire a causa dell’alta temperature di conseguenza la camera magmatica viene riscaldata e va in forte pressione in quanto sigillata, proprio come una pentola o eventualmente una moka per fare il caffè, che prima o poi “esplode” liberando appunto la bevanda amara.

Ma da dove deriva questa acqua che si infiltra nel sottosuolo? Semplicemente dalle piogge ma anche da altri liquidi che penetrano il terreno, che una volta che si surriscaldano causano appunto le scosse di terremoto Campi Flegrei nonché l’innalzamento o abbassamento del suolo,