Nella notte nuove scosse di terremoto Campi Flegrei: l'INGV ha registrato quattro differenti eventi con una magnitudo massima di 2.4
È nuovamente potenzialmente grave la situazione nell’area flegrea con un nuovo sciame di scosse di terremoto Campi Flegrei registrate nel corso della nottata di oggi – domenica 3 agosto 2025 – che ha riacceso la (mai veramente sopita) paura dei residenti che temono possibili critici epiloghi dalla nuova crisi bradisismica che continua da più di un anno; mentre – fortunatamente – sia l’INGV che l’Osservatorio Vesuviano non sembrano aver alzato i livelli di allerta.
Partendo proprio dalle nuove scosse di terremoto Campi Flegrei, secondo il consueto bollettino diramato i mattinata dall’INGV – e qui trovate tutti gli altri dettagli con i restanti eventi tellurici della nottata -, a soli 45 minuti di distanza dalla mezzanotte odierna si è registrato un sisma di magnitudo 2.4 sulla scala Richter: l’epicentro è stato localizzato nel Rione La Solfatara, alle coordinate 40.8315-14.1338, a una profondità di 3 km rispetto al suolo terrestre.
Non solo, perché quel terremoto Campi Flegrei è stato solamente il primo – come dicevamo – di un mini sciame che è continuato fino alle ore 7:12 del mattino: complessivamente si è trattato di tre differenti eventi tellurici dei quali il primo (o meglio, secondo) risale all’1:54 con una magnitudo di 1, il secondo – invece – alle 2:53 e ha raggiunto una magnitudo di 1.3 e l’ultimissimo (almeno, per ora) alle 7:12 con un 1.4 di magnitudo complessivo.
Terremoto Campi Flegrei: secondo l’INGV per ora non ci sono aumenti nei livelli di allerta eruttiva
Insomma, seppur la situazione sia nettamente migliore rispetto anche solo ai mesi scorsi, non si è ancora arrestata del tutto l’ormai annuale ondata di scosse di terremoto Campi Flegrei, legata – come si sarà ormai abbondantemente capito – alla crisi bradisismica del tutto naturale per l’area delle solfatara vulcanica; mentre prima oggi, le ultime scosse di terremoto Campi Flegrei importanti risalgono alla notte tra il 30 e il 31 luglio quando si arrivò a una magnitudo di 1.8 massima sulla scala Richter.
Nel frattempo, a inizio mese è stato nominato anche il nuovo direttore del Dipartimento Vulcani dell’INGV, ovvero il dottor Stefano Branca che sulle pagine del Mattino – parlando proprio delle scosse di terremoto Campi Flegrei – ha ricordato che l’attuale bradisismo “fa parte della storia di questo grande vulcano”, simile a quelle che si registrarono tra il 1970 e il 1982; rinnovando anche l’invito ai residenti a restare sempre aggiornati sugli sviluppi e sui comportamenti da seguire nella malaugurata ipotesi in cui i livelli di allerta aumentassero ulteriormente.