Le scosse di Terremoto Campi Flegrei a Uno Mattina, con l'interessante intervista a Lucia Pappalardo, la numero uno dell'Osservatorio Vesuviano
A Uno Mattina, durante la puntata di ieri, si è parlato delle scosse di terremoto ai Campi Flegrei e, per approfondire il fenomeno, era presente la dottoressa Lucia Pappalardo, da qualche settimana a questa parte numero uno dell’Osservatorio Vesuviano dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, che ha sostituito il professor De Vito.
Le prime parole della dottoressa Pappalardo sono state per il fenomeno del bradisismo, di cui la stessa dottoressa ha spiegato: “Il bradisismo è il lento sollevamento o abbassamento del suolo che caratterizza le aree vulcaniche particolari come la caldera. Adesso siamo in una fase di sollevamento ai Campi Flegrei che è iniziata nel 2005 ed è tuttora in corso”, quindi ben vent’anni fa, e nelle ultime due decadi il suolo si è sollevato di più di 150 centimetri, un metro e mezzo. Si tratta di un numero impressionante che, ovviamente, ha causato numerosi problemi e difficoltà, in particolare nelle attività quotidiane al porto. La dottoressa Pappalardo ha quindi precisato: “Ci dobbiamo preoccupare perché al sollevamento del suolo è associata sismicità; quindi, se il sollevamento del suolo continua, anche i terremoti continueranno”.
In ogni caso, la numero uno dell’Osservatorio Vesuviano ha rassicurato: “Fino a oggi il terremoto più energico che abbiamo misurato ha avuto una magnitudo di 4,6 gradi sulla scala Richter (registrato sia a marzo che a giugno di quest’anno, n.d.r.), quindi non tanto elevata, ma sono fenomeni superficiali, localizzati nei primi 3 o 4 km sotto il livello del mare, e possono creare danni anche agli edifici se non sono a norma”. A riguardo, sono continue le ispezioni nella zona della caldera, a seguito delle scosse di terremoto ai Campi Flegrei, proprio per assicurarsi che tutto sia a norma. “Possiamo soltanto monitorare – ha proseguito la Pappalardo, in merito alla possibilità che si possa prevedere o meno un terremoto – tenere sotto controllo il vulcano per capire se il suo stato si mantiene costante o se sta evolvendo verso una situazione più critica”.
TERREMOTO CAMPI FLEGREI, PAPPALARDO: “NELLE FUMAROLE SOLO NOI”
Uno Mattina si è quindi collegato da una zona dei Campi Flegrei, precisamente a Pozzuoli, dove vi è una fumarola: “Ci entriamo solo noi con permessi speciali – ha specificato – solo per fare del monitoraggio”. E ancora: “L’isola d’Ischia è un vulcano come i Campi Flegrei e il Vesuvio: sono tre vulcani attivi e collegati in profondità, ma la risalita del magma è indipendente, quindi le eruzioni non avvengono simultaneamente”.
Così, invece, Gianmarco Buono, ricercatore INGV, ha aggiunto: “Questo flusso di anidride carbonica sta aumentando dal 2005, da quando è iniziata la crisi bradisismica tuttora in corso. Ci sta indicando che l’attività idrotermale dei Campi Flegrei si sta progressivamente intensificando.
TERREMOTO CAMPI FLEGREI, BUONO: “ECCO COME FUNZIONA IL DEGASSAMENTO”
E ancora: “Il degassamento deriva dal fatto che, a svariati chilometri di profondità, vengono rilasciati gas magmatici profondi che poi salgono in superficie e si mescolano con dei fluidi meteorici più superficiali, in un esteso sistema idrotermale. Questi gas raggiungono la superficie attraverso le fumarole: si verifica un rilascio del gas al suolo su una vasta area che interessa tutti i pressi della Solfatara, e questo processo è accompagnato da una intensa sismicità, una microsismicità che interessa tutta l’area”.
Ma come si fa a convivere con le continue scosse di terremoto ai Campi Flegrei? Sempre Buono ha spiegato: “Ovviamente c’è una forte attenzione; si cerca sempre di seguire le indicazioni date dalla Protezione civile, quindi indicazioni basate sui dati scientifici che vengono costantemente monitorati dall’Osservatorio. Il degassamento di quest’area è sempre sotto controllo: le fumarole, la concentrazione di gas, il flusso di CO₂ e tutti i parametri che ci consentono di tenere sotto controllo la situazione”. Ovviamente, le continue scosse di terremoto ai Campi Flegrei non sono facili da “digerire” e molte persone vivono questa situazione con forte stress e ansia.
