Terremoto Campi Flegrei: le scosse di terremoto la scorsa settimana sono state più di 50 nell'area Flegrea fra cui una di magnitudo 3.6 gradi
Nonostante le scosse di terremoto ai Campi Flegrei si siano ridotto sensibilmente negli ultimi tempi, durante l’ultima settimana sono stati comunque più di 50 i movimenti tellurici registrati nella zona Flegrea. Come segnalato dall’Ingv, dal 16 al 22 ottobre il totale è stato di 54 scosse, fra cui la più forte di magnitudo 3.6 gradi sulla scala Richter che ha fatto scendere in strada moltissime persone. Sempre l’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha fatto sapere che da gennaio di quest’anno, quindi da circa 11 mesi a questa parte, il suolo si è sollevato con una media di circa 15,3 millimetri al mese, con un picco di un centimetro registrato nel periodo 21-23 settembre scorso, stando a quanto registrato dalla stazione GNSS di RITE. Da gennaio 2022, invece, il sollevamento è stato di 27 centimetri nella zona dei Campi Flegrei.
In merito ai parametri geochimici monitorati, come specificato da NapoliToday, non si registrano delle variazione significative rispetto al trend classico, e il sensore di temperatura installato presso una emissione fumarolica a 5 metri da quella principale di Pisciarelli, ha mostrato un valore di circa 95 gradi di media, mentre il livello del liquido è risalito nella polla di Pisciarelli in concomitanza con le precipitazioni meteoritiche verificatesi il 21 ottobre.
TERREMOTO CAMPI FLEGREI, IL COMMENTO DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO DI ISCHIA
Intanto sulla vicenda delle continue scosse di terremoto ai Campi Flegrei, si è espresso Giovanni Legnini, commissario straordinario del Governo per la ricostruzione di Ischia, secondo cui l’estensione e il rafforzamento di alcune misure come il superbonus sisma, possono essere un forte incentivo per la messa in sicurezza degli edifici privati proprio nella zona Flegrea.
Per Legnini, inoltre, “non è pensabile il consumo di nuovo suolo” ma se mai è necessario controllare gli edifici già esistenti. E quale dovrà “essere lo strumento legislativo” per limitare l’edificazione nelle aree che potrebbero essere a eventuale rischio “sarà sicuramente oggetto di opportuna valutazione”, si legge ancora su NapoliToday.
