Tommaso Paradiso e il successo con il primo album “Space Cowboy”
Tommaso Paradiso è tra i protagonisti dei Tim Music Awards 2022, l’evento musicale che festeggia la grande musicale italiana. Due serate di grande musica con la conduzione di Carlo Conti e Vanessa Incontrada chiamati a premiare gli artisti e gli interpreti che si sono contraddistinti con album e singoli certificati rispettivamente disco d’oro, di platino e multiplatino. Un’annata di grandi successi per l’ex voce dei Thegiornalisti che con i singoli “Piove in discoteca” e “Tutte le notti” ha conquistato le classifiche radiofoniche e streaming. Non solo, il 2022 è stato anche l’anno della pubblicazione del primo album da solista dal titolo Space Cowboy che ha ricevuto un ottimo riscontro di critica e pubblico. All’interno del disco c’è anche il brano “Sulle nuvole” diventato anche il nome del suo primo film.
“La canzone l’ho scritta per il film, ma la trama ce l’avevo in testa da almeno cinque anni. Volevo “dimostrare” una delle mie convinzioni: per creare qualcosa di artistico serve un sentimento dirompente. Per Nic è una donna, ma può essere un viaggio, una lontananza” – ha detto Tommaso Paradiso. Non solo, nel disco canta anche “Piango sempre per gli stessi film” riferendosi a film senza tempo come Totò, Peppino e la… malafemmina “mi commuovo davanti alla bellezza di quell’Italia del Dopoguerra. Una semplicità disarmante che mi ricorda i miei nonni, la fattoria che avevano in Irpinia. E, poi, è la più grande commedia italiana, è perfetta”.
Tommaso Paradiso e lo scioglimento dei Thegiornalisti
Il successo da solista di Tommaso Paradiso è arrivato poco dopo lo scioglimento dai Thegiornalisti. Un’addio che è arrivato a causa dell’inserimento di nuove persone come ha rivelato proprio il cantautore: “il problema è nato quando tra di noi si sono intromesse altre persone, quando nei rapporti tra noi sono subentrati altri. Io ho detto che la situazione non mi sembrava sostenibile, che era sbagliato cambiare una squadra vincente, che era assurdo scombinare la traiettoria di una corsa che andava avanti a 160 all’ora e che nessuno ci poteva fermare. Invece la risposta è stata problematica, la situazione è scoppiata e io mi sono sentito nella classica situazione di non avere altra scelta e mettere per quel che mi riguardava la parola fine”.
Non solo, sempre parlando sulla fine dei rapporti con gli altri della band, Paradiso ha detto: “c’era un bisogno che alla fine è stato, per così dire, ‘burocratico’. Abbiamo per molto tempo lavorato in questo modo e a Primavera e Musella le cose andavano bene, anzi erano molto contenti, non avevano lamentale da fare: entravano in studio, uscivo con le canzoni, ottenevamo successo, parola che posso davvero utilizzare, visto come sono andati i dischi e le canzoni”.