Il trapper Gallagher, al secolo Gabriele Magi, torna in libertà dopo la condanna a 2 anni e mezzo di carcere per tentata rapina e aggressione. Invece Traffik ha qualche problema in più: il giudice ha predisposto i domiciliari per lui, ma i genitori non lo vogliono a casa. Se dunque Gallagher, grazie all’obbligo di firma giornaliero, può tornare a dedicarsi alla musica, visto che è appena uscito il suo nuovo album, lo stesso non si può dire del compagno d’arte e amico. Per Traffik, all’anagrafe Gianmarco Fagà, i guai dunque non sono finiti. Secondo quanto riportato dal Messaggero, i genitori, stanchi delle sue bravate, avrebbe rifiutato di riprenderlo a casa. E quindi deve restare in carcere. Invece l’amico Gallagher, che è stato ai domiciliari negli ultimi mesi, può continuare a godersi la sua casa in un quartiere bene di Roma, dove la famiglia lo ha riaccolto nonostante la disavventura giudiziaria. Solo obbligo di firma per lui.
A perfect fit/ Trama del film nel pomeriggio romantico di Rete 4, oggi, sabato 27 luglio 2024
TRAFFIK AI DOMICILIARI, MA GENITORI NON LO VOGLIONO
Il retroscena è stato svelato dal Messaggero, secondo cui il padre di Traffik aveva inviato persino una lettera al giudice affinché non lo rimettesse in libertà. Ora però a Traffik è stato revocato il carcere per i domiciliari, ancora una volta respinti dalla famiglia. E dunque resta in carcere, mentre Gallagher potrà tenere concerti pomeridiani, visto che dalle 22 alle 7 del mattino gli è stato negato di uscire. Traffik e Gallagher, due protagonisti della scena tra romana, noti soprattutto per i loro testi infarciti di razzismo e ostentazione di soldi e lusso, sono stati arrestati lo scorso febbraio nei pressi della stazione Termini. Qui avevano aggredito due fan che volevano un selfie: hanno provato a togliergli lo smartphone e poi se la sono presa con un cittadino bengalese, spintonandolo fino a farlo finire sotto una macchina. Proprio la scorsa settimana sono stati condannati a due anni e mezzo di reclusine.