Il 28 settembre prenderà il via a Roma il venticinquesimo Global Summit del WTTC, con importanti incontri per il turismo
Qualche numero. Il turismo globale l’anno scorso ha generato 11,1 trilioni di dollari, creando circa 348 milioni di posti di lavoro. Se il trend proseguirà, entro dieci anni il comparto supererà l’11% del Pil mondiale. Restando più alla fattispecie italiana, nel periodo giugno-settembre si stima un giro d’affari di 14,7 miliardi di euro.
Con queste credenziali, si comprende bene l’importanza del check internazionale sul settore che si terrà dal 28 al 30 settembre, con il venticinquesimo Global Summit del WTTC, il World Travel & Tourism Council, l’evento più importante nell’agenda dell’industria turistica mondiale, che riunirà all’auditorium Parco della Musica Ennio Morricone di Roma i principali leader del settore per ridefinire le strategie globali. L’evento, organizzato in collaborazione con il ministero del Turismo italiano, Enit, il Comune di Roma e la Regione Lazio, affronterà il tema “La Grande Bellezza (del viaggio)”, ponendo l’Italia non solo come destinazione, ma come modello di esperienza turistica sostenibile e innovativa.
“Il settore turistico – ha detto il ministro del Turismo Daniela Santanchè – sta vivendo una trasformazione epocale che richiede una nuova leadership capace di bilanciare crescita economica e sostenibilità. In questa fase di trasformazione è necessario essere ancora più vicini alle imprese e agli operatori del settore, favorendo dialogo e sinergie che questo evento intende rafforzare. Roma rappresenta il palcoscenico ideale per questo dialogo globale, essendo un hub di patrimonio, innovazione e cultura. L’Italia, con un governo forte e stabile, è luogo ideale per mettere al centro delle politiche internazionali il turismo”.
Per l’Italia la scelta del WTTC è una prima volta, ma non è stata casuale: il turismo in Italia vale il 13% del Pil con un valore economico pari a 228,5 miliardi di euro, con la spesa turistica straniera prevista in crescita del +6,9%.

Il summit si aprirà con il Global Leaders’ Dialogue, una tavola rotonda che vedrà ministri e ceo confrontarsi sulle priorità strategiche del settore. “Dalle sinergie pubblico-privato possono nascere importanti occasioni di crescita per l’intero comparto – commenta Ivana Jelinic, ad di Enit -. Tutti i player in gioco possono rendere il settore più attraente, competitivo con gli altri mercati, e sostenibile per tutta la filiera, valorizzando tutte le eccellenze del Made in Italy. Il turismo è un volano di sviluppo per l’intero sistema Paese, creando occupazione e trainando la nostra economia”.
Un momento chiave del summit sarà la sessione “Spotlight On: New Leadership in Tourism”, dove il Presidente del WTTC dialogherà con il neo-eletto Segretario generale dell’UN Tourism. L’impatto economico del settore richiede una governance all’altezza delle sfide. Con il turismo che contribuisce per 11,1 trilioni di dollari all’economia globale e genera centinaia di milioni di posti di lavoro, le decisioni prese a Roma influenzeranno direttamente il futuro economico di intere nazioni. “Una crescita che va gestita con una strategia coordinata che il ministero ha impostato negli ultimi anni, adottando anche il primo piano industriale per il turismo – ha aggiunto Santanchè -. Ogni destinazione deve trovare il proprio equilibrio tra ospitalità, qualità, sostenibilità e preservazione”.
Il summit affronterà anche le questioni tecnologiche e di innovazione che stanno trasformando l’esperienza di viaggio. L’intelligenza artificiale, la digitalizzazione dei servizi e le nuove forme di mobilità sostenibile saranno al centro delle discussioni, con particolare attenzione a come queste tecnologie possano migliorare sia l’esperienza del turista che la gestione dei flussi da parte delle destinazioni.
Attenzione specifica al tema degli investimenti nel turismo con un focus realizzato con Invitalia. Perché “il successo di questa iniziativa dipende anche dalla nostra capacità di attrarre investimenti strategici per favorire un’ulteriore crescita di un settore già in forte espansione – ha precisato il ministro -. Investire nel turismo significa non solo valorizzare il nostro patrimonio culturale e paesaggistico, ma anche creare opportunità di sviluppo economico e occupazionale per le nostre comunità locali. È fondamentale, quindi, continuare a lavorare per rendere l’Italia una destinazione ancora più attraente e competitiva a livello internazionale, attraverso politiche mirate e investimenti mirati”.
Il summit prevede un’estesa accessibilità: alcuni incontri saranno riservati agli invitati, ma tutte le sessioni principali saranno trasmesse online, permettendo a operatori del settore, studiosi e interessati di tutto il mondo di seguire le discussioni.
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