L'Ucraina, come da inchiesta della Reuters, rischia il collasso demografico: fra morti, fughe all'estero e difficoltà economiche, il futuro è drammatico
L’Ucraina rischia il collasso demografico. È questo il titolo – molto forte – di un articolo pubblicato quest’oggi sull’agenzia di stampa internazionale Reuters, in merito alla situazione del popolo ucraino, da quasi 4 anni sotto i bombardamenti russi. Le autorità si domandano quindi cosa accadrà una volta che arriverà la pace: chi vivrà in Ucraina? La Reuters pubblica le immagini degli ospedali, con le infermerie e i pronto soccorso pregni di feriti, e i reparti maternità invece vuoti, deserti.
All’ospedale Hoschcha sono state solo 139 le nascite quest’anno, mentre l’anno scorso erano state 164, contro i 400 e passa bambini che nascevano una decina di anni fa. “Molti giovani sono morti”, racconta il ginecologo Yevhen Hekkel nel suo studio. “Giovani che, per dirla senza mezzi termini, avrebbero dovuto ricostituire il patrimonio genetico dell’Ucraina”. Oltre ai giovani deceduti, sono molte le coppie che temono di mettere al mondo un bimbo, in un presente e in un futuro incerto, senza dimenticare ovviamente tutti i pericoli derivanti da uno scenario di guerra.
UCRAINA RISCHIA COLLASSO DEMOGRAFICO: GIA’ PERSE 6 MILIONI DI PERSONE
Nel villaggio di Sadove, dove un tempo vi era una scuola con 200 alunni, l’istituto scolastico è stato chiuso visto che non ci sono più alunni. “Due anni fa siamo stati costretti a chiudere questa istituzione. Perché? Perché c’erano solo nove bambini”, le parole di Mykola Panchuk, presidente del consiglio comunale di Hoshcha.
Secondo quanto riferito dall’Istituto demografico dell’Accademia nazionale delle scienze dell’Ucraina, il Paese avrebbe una popolazione di 36 milioni, quindi 6 in meno rispetto a prima dello scoppio della guerra, e si stima che scenderà a 25 milioni entro il 2051. Siamo in un Paese dove, secondo le stime del CIA World Factbook, il tasso di mortalità è il più alto al mondo e quello di natalità il più basso: per ogni bimbo che nasce ci sono tre persone che muoiono. Ovviamente le zone dove i numeri sono più negativi sono quelle vicine al fronte, dove i bombardamenti sono più significativi.
UCRAINA RISCHIA COLLASSO DEMOGRAFICO: LE DRAMMATICHE ASPETTATIVE DI VITA
Stando alle stime del governo, l’aspettativa di vita media in Ucraina è passata dai precedenti 65,2 anni agli attuali 57,3 per gli uomini, mentre per le donne da 74,4 a 70,9, dati eloquenti. Cosa succederà quindi in futuro? Per esperti e politici serviranno milioni di persone per ricostruire l’Ucraina e la sua economia e anche per una difesa solida nel caso in cui – come molti temono – la Russia dovesse tornare ad attaccare. Il governo ha già provato ad affrontare la crisi demografica, con una relazione che segnalava un deficit di forza lavoro di 4,5 milioni di lavoratori nel prossimo decennio, soprattutto in edilizia, tecnologia e servizi amministrativi.
Obiettivo: contenere l’emigrazione e nel contempo far rientrare gli ucraini che al momento vivono all’estero, anche attraverso il miglioramento di alloggi, istruzione e infrastrutture, provando anche ad attrarre persone da altre nazioni. Se queste misure dovessero avere successo, la popolazione potrebbe risalire a 34 milioni entro il 2040, ma si teme invece una decrescita a 29 milioni se il tasso attuale dovesse proseguire. “I genitori portano i figli fuori dal Paese prima che compiano 18 anni”, le parole di Marianna Khrypa, preside di una delle scuole rimaste a Hoshcha, per un calcolo di circa il 10 per cento dei ragazzi ucraini che hanno abbandonato la scuola per dirigersi all’estero. C’è da dire che l’Ucraina stava già affrontando una crisi demografica prima del conflitto, visto che moltissime persone se ne andavano a ovest a cercare fortuna, alla luce delle difficoltà economiche del Paese e della forte corruzione.
UCRAINA RISCHIA COLLASSO DEMOGRAFICO: 5,2 MILIONI DI UCRAINI ALL’ESTERO
Ovviamente con lo scoppio del conflitto in Ucraina questo “esodo” è aumentato notevolmente. Ad oggi vi sarebbero circa 5,2 milioni di persone in Paesi stranieri, soprattutto Russia, Germania e Polonia, e secondo il Centro per la strategia economica, di queste quasi 3 milioni potrebbero restare all’estero anche dopo la fine del conflitto, raggiunte da altre centinaia di migliaia di uomini adulti, a cui attualmente non è consentito lasciare l’Ucraina. Un altro problema nel problema è che le donne giovani sono quelle che rappresentano la maggior parte dei rifugiati, e inoltre circa un terzo delle donne sposate ha visto il proprio marito morto o disperso.
“Non c’è stabilità, non c’è nulla su cui costruire”, commenta Anastasiia Yushchuk, una giovane barista ucraina. “È molto difficile – ha aggiunto – per i giovani comprare una casa al giorno d’oggi. Dobbiamo essere finanziariamente stabili, sia io che il mio compagno, e la situazione nel Paese cambia continuamente, ogni mese o due, quindi è difficile pianificare”. Infine le parole di Anastasiia Tabekova: “Dopo aver scoperto di essere incinta, qualche giorno dopo mio marito è stato mobilitato. Gli hanno dato il permesso di assistere al parto. Se n’è andato con le lacrime agli occhi”.