Via al rimpasto di Governo in Uk, Starmer annuncia "fase due" e rinnova lo staff del Tesoro riducendo poteri alla cancelliera Rachel Reeves
In Uk, il primo ministro Starmer ha avviato il rimpasto di Governo, puntando in particolare alla riorganizzazione dello staff al dipartimento del Tesoro guidato da Rachel Reeves. Una scelta dovuta alla crisi che ha colpito sia la sterlina che i titoli di stato in continuo calo, che hanno fatto aumentare il costo del debito, arrivato a livelli massimi storici che non erano più stati toccati dal 1998. Nella nuova squadra, sarà Darren Jones, ex vice della cancelliera ad avere un ruolo di rilievo che di fatto ridimensionerà i poteri dell’economista, in vista del bilancio autunnale.
Il rischio che si vuole evitare è quello di dover aumentare ancora la pressione fiscale, anche se, come prevedono molti analisti, nuove tasse saranno inevitabili se dovessero proseguire le incertezze di mercato dimostrate già dalla mancanza di fiducia da parte degli investitori e della costante crescita dell’inflazione. Ma oltre all’economia c’è anche un altra questione sulla quale il Governo ora dovrà concentrarsi, quella dell’immigrazione clandestina e delle proteste dei cittadini per gli hotel dell’accoglienza, che ora Starmer ha promesso di chiudere anticipatamente per motivi di sicurezza.

Uk, via al rimpasto di Governo, Starmer rinnova lo staff del Tesoro in vista del bilancio autunnale
Via al rimpasto di Governo in Uk, una mossa che è stata annunciata da Starmer come necessità di un nuovo assetto per una “fase due” che dovrebbe portare i risultati annunciati già ai tempi dell’insediamento ma di fatto mai raggiunti quasi su tutti i fronti. Il fallimento più chiaro però è stato quello della politica economica e fiscale e soprattutto sul welfare, riforma che doveva portare nelle casse statali 5 miliardi di sterline ma che di fatto ha provocato una rivolta interna anche degli stessi membri del partito, non favorevoli ai tagli ai sussidi.
La cancelliera al Tesoro Rachel Reeves, principale sostenitrice della manovra, è poi stata indicata da gran parte della stampa inglese come la principale responsabile del crollo dei mercati, affondati soprattutto con la mancanza di fiducia nei bond, ma anche dalla forte instabilità della sterlina.
Le modifiche allo staff, viste da molti come un commissariamento, ora di fatto diminuiscono i poteri di Reeves, ma resta comunque il buco da colmare sulla sostenibilità fiscale, un problema al quale il nuovo organico dovrà trovare soluzione in tempi brevi e sarà difficile riprendere a pieno la credibilità, soprattutto alla luce degli ultimi sondaggi che danno sempre più favorito il partito Reform di Nigel Farage.
