Uk, per la prima volta al mondo vengono introdotte sanzioni contro chi favorisce l'immigrazione irregolare: come funzionano e chi è finito nel mirino
Il governo del Regno Unito ha annunciato un pacchetto di sanzioni finanziarie, tra cui il congelamento di beni nei confronti di chi favorisce l’arrivo di migranti, per portare avanti la sua battaglia contro l’immigrazione clandestina e per rendere sicure le frontiere.
Saranno colpiti tutti coloro che risulteranno coinvolti, anche funzionari stranieri corrotti, guardie di frontiera e poliziotti che traggono profitto dal traffico di esseri umani, ad esempio intascando tangenti.
Nel loro caso, il rischio è anche quello di essere banditi dalla Gran Bretagna, oltre che di perdere il controllo dei propri beni. Infatti, il pacchetto non prevede solo il congelamento di proprietà, ma anche di conti bancari.

Le sanzioni sono progettate per raggiungere individui situati in qualsiasi parte del mondo, nominati pubblicamente in modo da rendere illegale per il sistema finanziario britannico avere rapporti con loro.
PRIMO PACCHETTO DI SANZIONI AL MONDO SU IMMIGRAZIONE CLANDESTINA
All’indomani dell’annuncio del nuovo regime di sanzioni è stata pubblicata una lista di 25 obiettivi accusati di favorire l’immigrazione irregolare nel Regno Unito. Nell’elenco c’è un’azienda cinese che produce imbarcazioni che corrisponderebbero all’incirca a quelle usate dai migranti per attraversare la Manica, ma anche diversi gruppi balcanici che avrebbero fabbricato passaporti falsi per i migranti irregolari.
Saranno presi di mira anche gli intermediari che trasferiscono denaro attraverso il sistema di trasferimento legale di denaro hawala, molto comune nei Paesi in via di sviluppo, e la banda Tetwani, che nel comunicato stampa del governo viene definita “una delle più violente dei Balcani”. Varie altre persone e gruppi sono elencati per le sanzioni sotto voci come “traffico di persone legato all’Iraq”, “boss della malavita” e “bande nordafricane che operano nei Balcani”.
IL PIANO UK CONTRO L’EMERGENZA MIGRANTI
La mossa britannica rientra in una serie di misure volte a fermare le attività dei trafficanti di esseri umani, dopo l’impegno del primo ministro Keir Starmer a “stroncare le bande”. Il ministro degli Esteri David Lammy ha definito l’iniziativa governativa “una pietra miliare” e assicurato il massimo impegno “per affrontare il crimine organizzato legato all’immigrazione e ridurre l’immigrazione irregolare nel Regno Unito”.
In merito alle sanzioni, ha annunciato che “le persone coinvolte rischiano il congelamento dei loro beni, l’esclusione dal sistema finanziario britannico e il divieto di recarsi nel Regno Unito”. Il disegno di legge sulla sicurezza delle frontiere, l’asilo e l’immigrazione prevede anche di aumentare i poteri delle forze di polizia per indagare e perseguire i trafficanti di esseri umani.
Il governo britannico è sempre più sotto pressione per quanto riguarda l’immigrazione irregolare. Infatti, il ministro ombra degli Interni Chris Philp ha affermato nei giorni scorsi che le donne e le ragazze stanno affrontando una “crisi di sicurezza pubblica” a causa dei crimini commessi dagli “immigrati clandestini”.
