Rishi Sunak, primo ministro inglese, è intenzionato a proseguire con l'ampliamento degli aeroporti, respingendo formalmente il parere negativo degli esperti climatici

Rishi Sunak, il primo ministro della Gran Bretagna, sembra essere intenzionato ad andare avanti rispetto ai lavori di ampliamento degli aeroporti, teoricamente sconsigliati dagli esperti sul clima ma che, a suo dire, rallenterebbero eccessivamente lo sviluppo del paese. Il governo rimane intenzionato, tuttavia, a perseguire l’obiettivo della neutralità dalle emissioni di carbonio, deciso con gli accordi di Parigi, ma è intenzionato anche a farlo con i suoi tempi, senza correre o rischiare di incidere eccessivamente sulle tasche dei cittadini. Così Sunak, nonostante i consulenti climatici non siano d’accordo, proseguirà con il progetto, che per ora toccherà gli aeroporti di Bristol e Southampton, ma in futuro potrebbe essere espanso anche ai tre di Londra, ovvero Gatwick, City e Heathrow.



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Insomma, Sunak seguirà gli obiettivi di neutralità carbonica in modo “proporzionato e pragmatico“, ha spiegato al Daily Telegraph. “Il governo”, ha detto al quotidiano locale, “respingerà il parere formale del Comitato sui cambiamenti climatici secondo cui tutte le espansioni aeroportuali devono essere fermate”. A poco sono servite le cause intentate dagli ambientalisti, che sono di fatto state respinte dal tribunale, che ha concesso il via libera ai progetti di ampliamento.



“Gli aeroporti di Bristol e Southampton”, ha detto Sunak, “sono tra quelli che si preparano ad espandere in modo significativo la propria capacità dopo il fallimento delle cause legali contro le loro espansioni, e anche gli aeroporti di Gatwick, City e Heathrow di Londra sperano di intraprendere importanti progetti di espansione”. La ragione per cui il primo ministro inglese non è intenzionato ad interrompere la costruzione è semplice: “I ministri”, ha dichiarato ancora Sunak, “ritengono che la crescita degli aeroporti avrà un ruolo chiave nel rafforzare i collegamenti globali del Regno Unito e nel contribuire a far crescere l’economia”. È pur sempre vero che, così facendo, gli ambientalisti del clima quasi certamente intenteranno una nuova causa contro il governo di Sunak, ma è probabile che registreranno solamente un nuovo respingimento da parte del tribunale.

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