Benjamin Giorgio Galli, un foreign fighter italiano di 27 anni originario di Varese, è morto in Ucraina. Combatteva con la Legione Internazionale di difesa dell’Ucraina contro l’esercito di Mosca. Il profilo Facebook del 27enne è ora affollato con le condoglianze alla famiglia, in cui viene definito “eroe dell’Ucraina”. Sui social aveva pubblicato una foto in cui indossava la divisa e impugnava un’arma.
Al contempo si alzano le voci sui referendum in quattro regioni separatiste nel Donbass. Il presidente francese Emmanuel Macron li ha bollati come “farsa“, affermando che non avranno “conseguenze legali“. Nel contesto dell’Assemblea Generale dell’Onu, Macron ha sottolineato che “l’unica cosa che esiste è la guerra decisa dalla Russia, la resistenza dell’Ucraina e la fine della guerra che vogliamo“. Sulla stessa linea anche il consigliere per la Sicurezza nazionale americana, Jake Sullivan, che in conferenza stampa ha dichiarato che “gli Stati Uniti non riconosceranno mai come territorio della Russia quelle aree dell’Ucraina in cui Putin ha annunciato di voler tenere dei referendum per l’annessione“, esprimendo la certezza che “i referendum saranno manipolati. Sono un affronto alla sovranità dell’Ucraina e una violazione della Carte dell’Onu“. Su Twitter, il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg parla dei referendum come di una “ulteriore escalation della guerra di Putin“.
Referendum nel Donbass “urgenti”, “consentito l’uso di tutte le forze”
I referendum nel Donbass sono estremamente urgenti, a dirlo è il vice presidente del Consiglio di Sicurezza russo Dmitri Medvedev, riferisce che i referendum nel Dombass sono di grande importanza, non solo per la protezione sistemica di chi vive nella repubblica del Lugansk e del Donetsk ma anche per il rispetto della storia Ucraina. Su Telegram infatti sprona a fare i referendum di annessione in quelle che vengono definite repubbliche separatiste filorusse in Ucraina. Il presidente sostiene che: “L’invasione del territorio della Russia è un crimine che consente l’uso di tutte le forze di autodifesa”. Medvedev continua il suo discorso dicendo che i referendum sono molto temuti a Kiev e in Occidente e quindi devono essere fatti.
Motivo in più per fare questi referendum nel Donbas è dovuto al fatto che le forze armate ucraine, hanno affondato un traghetto che stava trasportando attrezzature russe sfruttando il fiume Dnieper per trasportale nella città di Nova Kakhovka. L’esercito ucraino durante una dichiarazione su Facebook ha dichiarato che: “I tentativi di costruire un passaggio non hanno resistito al fuoco delle forze ucraine e sono stati fermati”. Per ora si attendono altri aggiornamenti riguarda il referendum nel Donbass, ulteriori informazioni verranno comunicate in seguito.
(Aggiornamento di Erika Serughetti)
Putin parla a Erdogan: ” La guerra potrebbe finire presto”
Sono decisamente rilevanti le dichiarazioni rilasciate dal presidente turco, Erdogan, in merito a Putin e alla guerra in Ucraina. Il califfo ha spiegato di aver incontrato il presidente russo, e che questi gli ha confidato di voler terminare il conflitto ucraino quanto prima: “In Uzbekistan, mi sono incontrato con il presidente Putin – ha detto – e abbiamo avuto discussioni molto approfondite con lui. E mi sta dimostrando che è disposto a porre fine a questa situazione il prima possibile”.
“Questa è stata la mia impressione – ha aggiunto Erdogan – perchè il modo in cui si stanno svolgendo le cose ora è piuttosto problematico; 200 ostaggi saranno scambiati in seguito a un accordo tra le parti. Penso che si farà un passo avanti significativo”. Erdogan ha aggiunto che il suo obiettivo “E’ porre fine a questa battaglia con la pace”. Le parole del presidente turco sono state riprese dal tabloid inglese Guardian e riportate dall’Ansa. (aggiornamento di Davide Gianristofaro)
Ultime notizie Birmania: 11 bimbi uccisi in attacco militare
Ennesima azione choc portata a termine dai militari del regime in Birmania nei confronti dei civili. Come si legge sull’edizione online dell’agenzia di stampa Ansa, un mezzo aereo ha colpito una scuola nel centro-nord della nazione, uccidendo almeno 13 persone, di cui 11 bambini. A riferirlo è stato un amministratore dell’istituto ma anche un operatore umanitario, così come si legge su il Guardian online.
Mar Mar, amministratrice della scuola attaccata, ha spiegato che stava cercando di portare gli studenti in salvo, mettendoli in un nascondiglio sicuro, quando due dei quattro elicotteri governativi Mi-35 si sono alzati in volo a nord del villaggio di Let Yet Kone a Tabayin, a circa 110 km a nord-ovest di Mandalay, ed hanno iniziato a sparare con mitragliatrici e armi pesanti nei confronti della scuola. L’istituto, che conta circa 240 studenti, è situato in un complesso del monastero buddista dello stesso villaggio, e secondo i militari del regime nasconderebbe dei ribelli. Da quando Aung San Suu Kyi è stata estromessa dal governo, sono stati documentati ben 260 attacchi in Birmania, una violenza senza fine. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
Ultime notizie, la regina Elisabetta II sepolta a Windsor
Si sono svolti ieri come da programma i funerali della regina Elisabetta II, ex regnante della Gran Bretagna scomparsa lo scorso 8 settembre. Una cerimonia molto toccante che si è chiusa con due minuti di silenzio, e secondo i media britannici il funerale della sovrana potrebbe divenire la trasmissione televisiva più vista di tutti i tempi, tenendo conto che si calcola che sia stata vista da circa 4 miliardi di persone in tutto il mondo. Carlo III il nuovo re nonché figlio della regina Elisabetta II, si è rivolta così a tutti coloro che hanno omaggiato la madre in questi dieci giorni: ‘Toccati dal tributo a mia madre, un conforto per la famiglia reale in questo momento di dolore’. A seguire il feretro anche i principini George e Charlotte, così come Camilla e le altre consorti. A Londra città blindatissima, presente anche il presidente Mattarella. Concluso il lunghissimo funerale, la sovrana è stata sepolta a Windsor, presso la cappella di St. George, a fianco dell’amato Filippo.
Ultime notizie, alluvione Marche: trovato zainetto di Mattia
E’ stato rinvenuto lo zainetto di Mattia, il bimbo di 8 anni che da tre giorni risulta essere disperso in quel delle Marche, dopo l’alluvione che ha provocato undici morti e due dispersi, fra cui appunto il piccolo di cui sopra. Lo zainetto, come riferito dall’agenzia di stampa Ansa, è stato ritrovato a circa otto chilometri di distanza dal punto in cui il bimbo era stato travolto dall’acqua, mentre si trovava in braccio alla madre, lungo la strada tra Ripalta di Arcevia e Castelleone di Suas. Bisognerà però capire se Mattia si trova nella stessa zona o meno. Intanto nella giornata di ieri si è recato presso i territori alluvionati il capo della protezione civile, Fabrizio Curcio, per vedere con mano la devastazione del territorio.
Ultime notizie, Alberto Genovese condannato a 8 anni
Alberto Genovese è stato condannato a otto anni e quattro mesi di carcere, accusato di aver violentato in casa sua, durante una festa, una ragazza di 18 anni. L’imprenditore era stato arrestato a novembre del 2020 in quel di Milano, e il processo nei suoi confronti, in primo grado, si è svolto con il rito abbreviato. Il ‘dibattimento’, come sottolinea il Post, ha riguardato anche una seconda accusa di violenza riguardante una ragazzi di 23 anni, durante una festa ad Ibiza, in Spagna e per questo accusa è stata condannata a due anni e cinque mesi anche l’ex fidanzata di Alberto Genovese, Sarah Borruso. Ovviamente il processo proseguirà in tutti i suoi gradi fino all’eventuale condanna definitiva in Cassazione, in attesa di ulteriori aggiornamenti e novità sulla vicenda.
Ultime notizie, sei giorni al voto, è ancora scontro
Mancano ormai pochissimi giorni alla chiamata alle urne. Per Letta il voto potrebbe trasformarsi nella nostra brexit, poiché la sinistra rappresenta la politica dell’unione, mentre vede nella destra la lotta alla coesione, una scelta e un percorso sbagliato, che va in senso contrario all’Europa.
Ultime notizie, prezzo del pane alle stelle
Mai così alto il prezzo del pane con rialzi a due cifre. In Italia i rincari sono inferiori alla media europea, ma con il caro energia le aziende non riescono a stare al passo delle spese e sono costretti ad alzare ancora i prezzi, poiché tutte le materie prime costano di più.
Ultime notizie, in serie A perdono le grandi, tremano le panchine
In serie A guidano il Napoli e l’Atalanta che in estate hanno dato via i prezzi pregiati delle loro squadre, mentre i favoriti della vigilia, Inter e Juventus, che hanno, i primi confermato la rosa vincente dello scorso anno con acquisti eccellenti e la seconda essersi presa lo scettro di regina del mercato con gli acquisti di Pogba, Kostic, Milik e Paredes, arrancano a 5 e 7 punti di distanza. Allenatori blindati dai loro contratti onerosi, ma mai come adesso a rischio. Sulla graticola rimarranno adesso per almeno due settimane, vista la sosta che il campionato osserverà per gli impegni della Nazionale di Mancini in Nations League.