Pioggia di razzi su Israele, alcuni dei quali colpiti dalle batterie di difese aeree Iron Dome. Numerosi i territori bombardati e l’attacco palestinese, come fatto sapere da TgCom24.it, avrebbe causato più di 20 morti e oltre 300 feriti. L’aggressione, come si legge ancora, sarebbe iniziata in mattinata, mentre i bambini stavano apprestando a recarsi presso le scuole, e Hamas ha subito rivendicato il bombardamento, spiegando che è cominciata l’operazione “Alluvione al-Aqsa”. In totale sarebbero stati lanciati 5mila razzi, e dopo un’iniziale difesa Israele ha risposto a sua volta con un lancio di razzi.
Il premier israeliano Netanyahu ha fatto sapere che “Non è solo un’operazione, è proprio una guerra. Vinceremo”. Il numero uno dello stato israeliano ha ordinato un massiccio attacco aereo su Gaza, dando via alla cosiddetta Operazione Spade di Ferro. Sulla vicenda è giunto anche il commento della numero uno della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen: “Israele ha il diritto di difendersi”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
Ultime notizie, incidente di Mestre: si indaga sullo stato del cavalcavia
Le indagini sull’incidente di Mestre, che ha causato la morte di 21 persone, vanno avanti. Gli inquirenti, secondo le ultime notizie riportate dal Gazzettino, si stanno in questo momento focalizzando sullo stato del cavalcavia da cui è precipitato il bus e, in particolare, sulle condizioni del guardrail, che non ha retto l’urto. La Procura ha richiesto una consulenza tecnica proprio sulle barriere di protezione del viadotto dove è accaduto il dramma. Esse per molti erano inadeguate al traffico.
È emerso, inoltre, che i documenti sulla questione erano stati in passato già acquisiti dagli uffici giudiziari in base ad articoli di stampa che riportavano il grave stato del manufatto e alle dichiarazioni dell’assessore ai lavori pubblici, Renato Boraso, che aveva richiesto un intervento urgente sulla struttura stradale. Non è chiaro, tuttavia, se ci si stesse muovendo in qualche modo per risolvere il problema. Il dramma forse si sarebbe potuto evitare.
Ultime notizie: la Russia bombarda ancora l’Ucraina
La guerra in Ucraina non è ancora arrivata a un punto di svolta e le vittime continuano ad aumentare. Un missile russo lanciato su Kharkiv ha provocato la morte di un bambino di 10 anni e della nonna, oltre a 18 feriti. L’attacco è arrivato dopo che nella giornata di ieri altri missili avevano colpito il villaggio di Groza con il tragico bilancio di 52 vittime civili. È qui che nelle scorse ore sono arrivati i membri di una squadra delle Nazioni Unite per verificare quanto accaduto e ispezionare il luogo. Una portavoce dell’Alto Commissariato, Elizabeth Throssell, ha affermato che “l’impatto è stato terribile”. Fonti inglesi hanno comunicato che la Russia sta fortificando le trincee esistenti temendo un contrattacco ucraino.
Intanto il leader ungherese Orban, nel corso del vertice dei leader dei paesi dell’Unione Europea, ha detto di avere molti dubbi riguardo alla possibile adesione all’Ue del Paese di Zelensky proprio perché è ancora profondamente coinvolto nel conflitto.
Ultime notizie: assegnato il Nobel per la Pace
È l’attivista iraniana Narges Mohammadi la vincitrice del Nobel per la Pace 2023. Alla donna, che si trova attualmente in carcere nel suo paese a Evin, è stato assegnato in quanto da molti anni continua a battersi per i diritti delle donne e contro la pena di morte. Nel 2018 aveva ricevuto anche il premio intitolato a Andrei Sakharov.
Narges Mohammadi, che ricopre anche la carica di vicepresidente nel Centro per la difesa dei Diritti Umani, ha dichiarato: “Non smetterò mai di lottare anche se passerò il resto della mia vita in carcere”. La decisione di darle il premio è maturata dopo il suo arresto, avvenuto nel mese di novembre dello scorso anno. La donna aveva partecipato ad una manifestazione in ricordo delle vittime di una repressione molto violenta che si era verificata nel suo paese tre anni prima. Dopo l’arresto un processo molto veloce l’ha condannata ad una pena di 10 anni di detenzione.
Ultime notizie: sciopero dei taxi in settimana
Guardando alla prossima settimana, il 10 ottobre sarà una giornata veramente difficile per chi dovrà servirsi dei taxi nelle città italiane. Tre sigle sindacali, Orsa, Usb e Fast Cofsal hanno infatti proclamato lo sciopero per protestare contro la riforma votata dalla Camera dei deputati. Il nuovo decreto legge Asset avrà infatti l’effetto di provare ad aumentare le licenze. Ciò, secondo il sindacato Orsa, consentirà sia ad Uber che ad altre società multinazionali operanti nel settore dei trasporti di potersi accaparrare decine di licenze in tutte le città, infilandosi letteralmente nel varco aperto proprio dal testo del decreto.