Il vertice di maggioranza che era in programma a Villa Grande è saltato per l’assenza della Lega, con solo Fratelli d’Italia che era presente con la leader Giorgia Meloni e il presidente in pectore del senato, Ignazio La Russa. Il vertice è stato portato avanti per circa 90 minuti. I tempi per le trattative sono ormai ridotti ma l’esponente leghista Giorgetti ha dichiarato che c’è ancora tempo per chiudere la trattativa anche se ha ammesso che non è molto. Il leader leghista Salvini ha dichiarato che il suo gruppo non intende rinunciare né al Ministero dell’Interno e nemmeno alla presidenza del senato.
Intanto da Matteo Renzi sono arrivate critiche relativamente ad un accordo tra il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle fatto per tenere il “Terzo Polo” del quale fa parte l’ex Premier. In ogni caso il puzzle delle presidenze sembra ormai quasi completo, con la presidenza del Senato che dovrebbe restare a La Russa e quella della Camera alla Lega. Il Carroccio ha poi fatto sapere: “Dal consiglio federale della Lega nessun veto, preclusione o impuntatura. C’è massima disponibilità a confrontarsi”.
Ultime notizie, sentenza terremoto L’Aquila: “Colpa anche delle vittime”
sentenza relativa al gravissimo terremoto che il 6 aprile del 2009 colpì il centro Italia e precisamente L’Aquila, capoluogo dell’Abruzzo, provocando la morte di 309 persone in totale. Secondo quanto stabilito dal tribunale aquilano in sede civile, sarebbe anche colpa delle vittime rimaste sotto le macerie, che avrebbero dovuto uscire di casa dopo due scosse di terremoto molto forti, seguenti uno sciame sismico che era cominciato mesi prima.La sentenza, come scrive l’Ansa, fa in particolare riferimento al crollo di uno stabile in centro, che provocò da solo la morte di 24 persone. “E’ fondata l’eccezione di concorso di colpa delle vittime – si legge a pagina 16 della sentenza firmata dal giudice Monica Croci del Tribunale civile dell’Aquila in composizione monocratica -, costituendo obiettivamente una condotta incauta quella di trattenersi a dormire nonostante il notorio verificarsi di due scosse nella serata del 5 aprile e poco dopo la mezzanotte del 6 aprile”.
Ultime notizie, proseguono le proteste in Iran, la replica di Teheran
Non si placano le proteste in Iran scoppiate in particolare dopo l’uccisione di una ragazza che si era messa il velo in maniera scorretta, e il successivo assassinio di una protestante. Nella giornata di ieri il ministro degli esteri iraniano Hossein Amirabdollahian, ha commentato i vari movimenti in protesta contro l’Iran emersi negli ultimi tempi in tutto il mondo, a cominciare da quello occidentale, parlando di “due pesi e due misure in Occidente”.
Si è quindi chiesto come mai il confronto con le rivolta sia “una buona azione nei Paesi europei, ma è considerata una repressione in Iran?”. Amirabdollahian ha poi aggiunto e concluso con una minaccia: “non permetteremo a nessuna parte dall’interno o dall’esterno dell’Iran di prendere di mira la sicurezza nazionale del Paese”.
Ultime notizie covid, Fiaso: +37% dei ricoveri ma…
Continua la crescita dei ricoveri ospedalieri per covid, e in una settimana il balzo è stato del 37 per cento. A certificarlo è la rilevazione datata 11 ottobre effettuata da parte di Fiaso negli ospedali sentinella aderenti alla rete. La settimana precedente la crescita degli allettati era stata del 39 per cento, di conseguenza stiamo parlando di un “surplus” che non registra particolari variazioni.
Fiaso ha comunque spiegato che si tratta di pazienti giunti in ospedale “con il covid”, e che sono entrati nei nosocomi per curare altre patologie e poi trovati positivi al virus attraverso il classico tampone pre ricovero. In ogni caso, rispetto alla scorsa settimana, c’è stato un aumento di pazienti “con il covid “pari al 64%, mentre coloro che sono stati ricoverati solo “per il covid” hanno registrato un aumento solo del 6%. I numeri non devono quindi far preoccupare.
Ultime notizie, il bollettino del coronavirus
Il bollettino del coronavirus in Italia segnala 47.763 nuovi casi con un calo rispetto al giorno precedente quando erano stati registrati 65.925 casi. Il tasso di positività, con 244.746 tamponi processati, è stato di 19,5%.
I decessi sono stati 69 con una diminuzione rispetto agli 80 segnalati ieri. A livello regionale, con 9.126 contagi registrati è la Lombardia la prima in assoluto, davanti al Piemonte ed all’Emilia Romagna. I guariti nella giornata di oggi sono stati 35.153 con un aumento degli attualmente positivi di 12.532 unità. Il numero dei ricoveri ha fatto un deciso balzo in avanti negli ultimi 7 giorni con un incremento del 37%, ma nella maggior parte dei casi i pazienti si sono recati in ospedale per altre patologie.
Ultime notizie, l’elezione dei presidenti di Camera e Senato
E’ il giorno in cui si riuniscono per la prima volta i due rami del Parlamento dopo le elezioni dello scorso 25 settembre. Il primo compito dei neo parlamentari è quello dell’elezione dei presidenti di Camera e Senato, che avvengono con regole diverse. Anche la convocazione è in orari diversi: si inizia con la Camera alle 10.00 mentre il Senato segue alle 10.30. Il percorso previsto dal regolamento di Montecitorio è più lungo, in quanto prima di iniziare le votazioni si dovrà costituire un ufficio di presidenza provvisorio e una giunta delle elezioni in modo da effettuare la proclamazione dei deputati, poi si passerà alla votazione sotto la presidenza di Ettore Rosato.
Nel primo scrutinio occorre la maggioranza di 2/3 dei componenti, mentre nel secondo e terzo i 2/3 dei presenti. Dal quarto il quorum necessario è rappresentato dalla maggioranza assoluta. Al Senato, dove la seduta vedrà come presidente Liliana Segre, è sufficiente la maggioranza assoluta dei componenti, per cui il presidente potrebbe venire eletto fin dalla prima votazione.
Ultime notizie, sciopero nelle raffinerie francesi
In Francia un distributore di carburanti su tre si trova in difficoltà per mancanza di carburanti dovuta allo sciopero in corso nelle raffinerie. Lo sciopero è legato alle richieste del sindacato che chiede per i lavoratori degli aumenti di maggiore entità per poter combattere contro l’inflazione. La premier francese Borne ha parlato di una possibile precettazione in caso di allungamento del periodo di astensione dal lavoro. Le regioni che risentono maggiormente dello sciopero nelle raffinerie sono quelle del Nord fella Francia che vedono problemi di mancati rifornimenti per circa il 40% dei distributori di carburanti.