Continua a tremare la terra in Marocco e i morti hanno superato quota 2.800, mentre i feriti sono circa 2.500. Un bilancio destinato purtroppo a peggiorare visto che sarebbero diversi i feriti gravi ed inoltre mancherebbero all’appello numerose persone rimaste sepolte sotto le macerie. Al Haouz, Taroudant e Chichaoua. Seguono le province di Ouarzazate, Marrakech, Azilal e la prefettura di Agadir sono state le zone più colpite, ma anche Grande Casablanca e le province di Youssofia e Tinghir.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità sarebbero più di 300.000 le persone colpite dalle scosse in tutto il Paese, e stando ai media locali il sisma registrato sabato notte sarebbe il peggiore mai verificatosi nella storia del Marocco. Intanto continuano le scosse di assestamento e si continua a scavare sotto le macerie. “Quando cerchiamo di creare nuovi accessi, si aprono voragini. Non c’è elettricità e gli elicotteri non possono lavorare di notte”, le parole riportate da SkyTg24.it di Abdelrahim Aid Douar, sindaco di Tata N’Yaacoub. Da segnalare infine le polemiche per il fatto che la capitale, Rabat ha accettato aiuti solo da quattro Paesi: “la mancanza di coordinamento in tali situazioni potrebbe essere controproducente”
Ultime notizie, il Papa ricorda le vittime di Brandizzo
Sulla strage di Brandizzo è intervenuto anche il Papa, che ricevendo in udienza i membri dell’Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro in occasione dell’80.mo anniversario della fondazione, ha spiegato: “Mi vengono in mente i fratelli che il treno ha ucciso, stavano lavorando”. Il Santo Padre ha ricordato quanto sia importante la sicurezza sul lavoro spiegando che: “le tragedie e i drammi nei luoghi di lavoro purtroppo non cessano, nonostante la tecnologia di cui disponiamo per favorire luoghi e tempi sicuri. A volte sembra di sentire un bollettino di guerra”.
E ancora: “La sicurezza sul lavoro è come l’aria che respiriamo, ci accorgiamo della sua importanza solo quando viene tragicamente a mancare, ed è sempre troppo tardi! Non possiamo accettare lo scarto della vita umana. Le morti e gli infortuni sono un tragico impoverimento sociale che riguarda tutti, non solo le imprese o le famiglie coinvolte. Non dobbiamo stancarci di imparare e reimparare l’arte del prenderci cura, in nome della comune umanità”.
Ultime notizie, incidente a Cagliari: 4 giovani morti
Dramma a Cagliari dove quattro giovani sono morti a seguito di un incidente stradale. Le vittime, due ragazzi e due ragazze, come riferisce TgCom24.it, sarebbero state causate da uno scontro avvenuto poco dopo le ore 5:00 di mattina di ieri, domenica 10 settembre 2023. Hanno tutte un’età compresa fra i 18 e i 20 anni e assieme a loro sull’auto vi erano anche due ragazzi coetanei, che sono stati soccorsi in condizioni molto gravi e che si trovano attualmente ricoverati in codice rosso in ospedale.
Secondo quanto emerso il gruppo viaggiava su una Ford Fiesta che per cause non ancora accertate ha urtato il marciapiede per poi ribaltarsi. Prima dello scontro erano stati in un locale ma quando giunti su Viale Marconi, in direzione Quartu Sant’Elena, hanno perso il controllo forse nel tentativo di imboccare la bretella stradale.
Ultime notizie, Meloni: “G20 non era un’edizione facile”
Si è chiuso nella giornata di ieri il G20 in India ed è giunto il commento del presidente del consiglio, Giorgia Meloni, che ha spiegato: “Voglio ribadire le congratulazioni mie e dell’Italia al primo ministro Modi per la riuscita di questa non facile edizione del G20. L’Italia ha offerto sin dall’inizio collaborazione alla presidenza indiana, soprattutto perché continuiamo a essere convinti che G20 sia un forum multilaterale strategico nella misura in cui consente di dialogare con i paesi emergenti e del sud globale”, parole riportate dal sito dell’agenzia di stampa Ansa.
Meloni ha aggiunto e concluso il merito al vertice di Nuova Delhi: “Abbiamo lavorato per una dichiarazione che avesse un riferimento specifico all’Ucraina, non era un risultato scontato se si tiene in conto che le ministeriali sono tutte finite senza una dichiarazione finale. E’ una dichiarazione di compromesso ma la considero comunque importante in questo contesto”.