Ultime notizie Valle D’Aosta, si è dimesso il Presidente Erik Lavevaz
Dopo settimane di tensioni politiche tra i vari gruppi della maggioranza, ora le ultime notizie che giungono da Aosta sono ufficiali: il Presidente di Regione Valle d’Aosta Erik Lavevaz ha rassegnato le proprie dimissioni davanti al Presidente del Consiglio Regionale Alberto Bertin. Da ora scattano i 60 giorni per legge per trovare una nuova maggioranza e nominare una nuova giunta: in alternativa, si sarà costretti ad indire Elezioni anticipate. Fino all’elezione del nuovo presidente della Regione e del nuovo governo valdostano, l’esecutivo regionale resta preposto ad assicurare la gestione degli affari correnti: per tutte le altre decisioni, spetteranno al vicepresidente in carica, Luigi Giovanni Bertschy.
«Ho lavorato, per quanto possibile, per togliere al Consiglio regionale le frizioni politiche di questi ultimi mesi dando centralità ai movimenti che hanno portato i loro eletti all’interno dell’Assemblea. Prendo atto che il mandato che avevo ricevuto dalle forze politiche, quello di rafforzare la maggioranza regionale che si è formata dopo le elezioni, non può essere realizzato a causa delle distanze che devono essere chiarite e affrontate», si legge nella lettera di dimissioni di Lavevaz. Queste tensioni, oggi, «rischiano di ostacolare l’azione amministrativa che abbiamo portato avanti finora. Mi dimetto quindi con l’auspicio che questo gesto possa facilitare il confronto tra le forze politiche e portare ad una più rapida ricomposizione del quadro generale, fino alla formazione di una nuova maggioranza pienamente attiva», conclude il Presidente dimissionario. (agg. di Niccolò Magnani)
Ultime notizie guerra, lo scontro Russia vs Ucraina
Nella giornata di ieri è tornato allo scoperto il ministro degli Esteri di Mosca Serghei Lavrov, che ha definito la guerra con l’Occidente non ibrida ma “quasi reale”, così come riportato da numerose agenzie di stampa russe. A fargli eco Dmitry Medvedev, vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, nonché ex primo ministro: «Il mondo si avvicina al rischio della Terza guerra mondiale», aggiungendo che il rischio è evidente «di fronte ai preparativi di aggressione contro la Russia».
Intanto si continua a discutere della fornitura di nuove armi da parte dell’Unione Europea all’Ucraina e a riguardo l’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Josep Borrell, in occasione della riunione del Consiglio Affari esteri, ha fatto sapere: “Oggi discuteremo la fornitura di una tranche di aiuti militari all’Ucraina. Non sarà presa una decisione formale ma spero ci potrà essere un accordo politico”. La Germania intanto ha autorizzato la fornita di tank Leopard a Kiev, ma Serghei Ryabkov, vice ministro degli Esteri, ha replicato spiegando che le forze russe “sbricioleranno” tutte le armi e i mezzi militari che i Paesi occidentali forniranno a Kiev.
Ultime notizie, Giorgia Meloni in Algeria
Nel secondo giorno in Algeria per il premier Giorgia Meloni, ci si è focalizzati in particolare sul dossier energia, con l’obiettivo di aumentare la collaborazione con i Paesi africani. Il presidente del consiglio ha incontrato ieri mattina il presidente della Repubblica algerina democratica e popolare, Abdelmadjid Tebboune, definendo Algeri un “partner di rilievo strategico”. Nel corso della visita il leader di Fratelli d’Italia si è soffermata in raccoglimento davanti alla lapide su cui Enrico Mattei, fondatore di Eni e politico di spicco italiano, viene definito “personalità italiana, amico della rivoluzione algerina, difensore tenace e convinto della libertà e dei valori democratici, impegnato a favore dell’indipendenza del popolo algerino e del completamento della sua sovranità”.
Giorgia Meloni è stata accompagnata dal ministro algerino dell’Energia e delle Miniere, Mohamed Arkab, e dall’ambasciatore italiano ad Algeri, Giovanni Pugliese, ed erano presenti anche l’amministratore delegato dell’Eni, Claudio Descalzi, e il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi.
Ultime notizie, l’Italia nella morse del gelo
Prosegue l’ondata di gelo che sta attraversando l’Italia da nord a sud da diversi giorni. Neve e vento hanno imperversato in particolare sul versante adriatico, leggasi Emilia Romagna e Marche, ma anche Abruzzo, Molise, e su alcuni settori di Umbria, Campania e Basilicata. A causa dell’ondata di freddo proveniente dal nord Europa numerose scuole sono rimaste chiuse per il maltempo, e in particolare in alcuni paesi del modenese e della provincia di Rimini. Proprio nel riminese, nell’entroterra, la neve ha toccato quota due metri, ed ha nevicato anche a Bologna. Fortunatamente non si sono verificati danni ne tanto meno feriti o particolarità gravità, anche se ovviamente le fitte nevicate hanno causato dei disagi ai residenti delle zone interessate. La situazione dovrebbe migliorare nelle prossime ore anche se la Protezione ha emesso allerta gialla dalla mezzanotte di oggi fino al 25 gennaio.
Nella mattinata di ieri c’era stato un allarme per il livello del Mise, che si era alzato, ma nel pomeriggio è tornato a scendere facendo così contenti i cittadini di Senigallia. Sulla A 14 a causa della neve è stato chiuso lo svincolo di Pesaro. Una situazione di maltempo con la quale si dovrà convivere ancora per alcuni giorni con molte piogge e temperature basse con neve a fiocchi in diverse regioni. La causa di questo perdurare del maltempo è da ricercarsi nella discesa di area fredda proveniente dalle regioni artiche. Situazione molto delicata anche ad Amatrice, con il sindaco che ha comunicato come in poche ore sul suo comune sia caduta una grande quantità di neve, che in alcuni punti ha raggiunto anche il metro di altezza. La cittadina in provincia di Rieti era stata anche colpita dal terremoto nel 2016. In Toscana ci sono state nevicate abbondanti in provincia di Siena che hanno creato dei disagi alla circolazione automobilistica. Specialmente nelle vicinanze di Montepulciano.
Ultime notizie, confermato lo sciopero dei benzinai
I distributori di carburanti italiani resteranno chiusi per sciopero nei giorni 25 e 26 gennaio. Chiusura che sulle strade statali inizierà alle 19.00 del 24 gennaio e sulle autostrade alle 24.00, interesserà anche gli impianti ai quali si può rifornire in modalità self service. I sindacati di categoria hanno così ignorato l’appello che era stato rivolto loro da parte del Ministro Urso. Gli stessi rappresentanti dei benzinai hanno lasciata aperta la possibilità di una revoca all’ultimo minuto. Il ministro Urso aveva chiesto la revoca motivando che lo sciopero avrebbe danneggiato soltanto i cittadini.
Ultime notizie, danneggiata l’Arena di Verona per il crollo di un addobbo natalizio
Un addobbo natalizio di grandi dimensioni è crollato nella tarda mattinata di ieri sui gradini dell’Arena di Verona, provocandone la chiusura. La struttura, a forma di stella cometa, che ha un peso di 78 tonnellate ed è alta circa 70 metri, è fortunatamente crollata mentre l’Arena era chiusa, ma i tecnici sono ora impegnati per cercare di capire le ragioni del crollo, a causa del quale la famosa struttura per spettacoli della città veneta resterà chiusa al pubblico per tutta la settimana. Il monumento archeologico è stato sequestrato dalla Procura.
Ultime notizie, ucciso in un agguato un 57enne a Melito, in provincia di Napoli
Terrore in pieno giorno a Melito, dove all’interno di un ristorante è stato ucciso un uomo di 57 anni. Vincenzo Nappi che era un esponente di alto livello del gruppo scissionista di Scampia. L’agguato è avvenuto intorno alle 13.30 di ieri quando sono stati esplosi diversi colpi d’arma da fuoco nel ristorante dove l’uomo si trovava a pranzo.
I presenti nella sala del ristorante “Gaetano e Teresa” sono rimasti terrorizzati. Dopo l’agguato al ristorante sono arrivati i carabinieri che hanno immediatamente iniziato ad indagare per cercare di individuare gli uccisori di Vincenzo Nappi e per ricostruire i fatti che hanno portato all’agguato. Saranno utilizzate anche le immagini registrate dalla telecamere di sicurezza presenti sul luogo.