Paura a Parigi dove un incendio sta bloccando l’intero II Arrondissement dietro al Palazzo del Louvre: le immagini e le ultime notizie in arrivo dalla Francia riportano di fiamme altissime in un palazzo di Rue du Louvre all’incrocio con Rue Etienne Marcel, nel pieno centro della capitale transalpina. Le squadre dei vigili del fuoco sono state impegnate per ora per riportare la situazione sotto controllo e al momento ancora il rogo è in parte acceso: dalle prime informazioni emerse dalle agenzie francesi pare che l’origine del vasto incendio sia stata una fuga di gas avvenuta nella via tra le più trafficate del centro di Parigi. Al momento non si hanno segnalazioni di vittime o feriti ma bisognerà attendere il comunicato ufficiale delle forze dell’ordine nelle prossime ore per verificare se effettivamente nel vasto rogo non sia rimasto coinvolto qualcuno. L’incendio temibile che ha bloccato l’intero centro di Parigi arriva il giorno dopo la riapertura del Sagrato di Notre-Dam, prima volta dopo il terribile incendio dell’aprile 2019. (agg. di Niccolò Magnani)
⚠️ Attention à vous ! ????
Un impressionnant incendie sur le chantier de la Poste du Louvre à Paris vers Etienne Marcel.
Photos de @tanguy pic.twitter.com/cHEFOOhD2s
— Mairie du 2e (@Mairiedu2) June 2, 2020
ULTIME NOTIZIE, ALLARME COMMISSIONE UE A GENNAIO
L’allarme della Commissione Europea circa la possibile diffusione in Europa del coronavirus, risale allo scorso 29 gennaio, poco meno di un mese prima che la pandemia esplodesse in Italia. A ricordarlo oggi è stato Janez Lenarcic, commissario responsabile della gestione della crisi, in occasione di una conferenza stampa: “L’Unione Europea ha attivato il suo meccanismo di crisi già in gennaio – ha raccontato – era il 29 gennaio quando la mia collega Stella Kyriakides e io siamo venuti in questa sala stampa per annunciarlo. Ma all’epoca nessuno era interessato a questa pandemia, perché in quel momento era limitata alla Cina. Abbiamo informato delle misure prese, abbiamo avvertito gli Stati membri e il pubblico sui pericoli e abbiamo chiesto agli Stati membri di prepararsi”. Nessuno, evidentemente, diede ascolto a quest’appello. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
ULTIME NOTIZIE CORONAVIRUS, ITALIANI IN AUSTRIA DAL 15 GIUGNO
Gli italiani potranno tornare in Austria a partire dalla metà di questo mese. I vicini hanno infatti deciso di riaprire i confini ai nostri concittadini dal 15 giugno prossimo, così come preannunciato ormai da giorni. Una riapertura che viene però specificato, avverrà “qualora l’andamento epidemiologico lo consentirà”, e in concomitanza con la ripresa della libera circolazione fra gli altri paesi. In caso di dati ancora negativi, Vienna ha fatto sapere che potrebbe limitare l’ingresso nel paese di quelle regioni ancora “infette”, come ad esempio la Lombardia. Nel frattempo riprenderà da domani la circolazione fra le regioni e nel contempo fra le nazioni dell’Unione Europea salvo indicazioni differenti come appunto l’Austria. Infine un breve aggiornamento sul numero dei morti da quando è scoppiata la pandemia, salito a quota 375mila, di cui per tre quarti concentrati in Europa e negli Stati Uniti. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
Ultime notizie Usa, le proteste violente non si fermano
In America un’altra notte di proteste violente per la morte di George Floyd, l’uomo afroamericano che è deceduto a Minneapolis durante una perquisizione da parte delle forze dell’ordine. Un agente è stato incriminato di omicidio e si è presentato oggi in tribunale con il suo difensore a Minneapolis. La Guardia nazionale si è mobilitata in 15 Stati per sedare le rivolte. In una trentina di città è stato imposto il coprifuoco. Il presidente degli Stati Uniti è stato portato in un bunker in seguito alle proteste violente davanti alla Casa Bianca. Non è chiaro se con Trump ci fossero anche i suoi due figli, Melania e Barron. Secondo il Wall Street Journal ieri in una trentina di città le forze dell’ordine hanno arrestato oltre 3 mila persone. Circa un quarto è finito in carcere a Los Angeles con le accuse di violazione del coprifuoco, danneggiamento e rapina. Tra le persone arrestate c’è anche la figlia del sindaco di New York, Chiara De Blasio. In seguito alle manifestazioni violente il presidente degli Stati Uniti ha annunciato in una videoconferenza ai vari governatori americani, ai sindaci ed ai rappresentanti della polizia di fare intervenire l’esercito qualora gli amministratori locali democratici non dovessero usare i metodi forti contro la violenza nelle ribellioni.
ULTIME NOTIZIE, AUTISTA DI TIR SEMINA IL PANICO A MINNEAPOLIS
L’autista di un tir ha causato panico ieri a Minneapolis durante una manifestazione per la morte di George Floyd. L’uomo, a bordo del tir che trasportava carburante, si è lanciato a bassa velocità contro i dissidenti. Il tir è stato fermato dalla folla. Una ventina di persone hanno danneggiato il parabrezza dell’autocisterna ed aggredito il conducente. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, il conducente del tir sarebbe stato ferito e trasportato in ospedale. Il governatore del Minnesota, Tim Walz, ha dichiarato alla stampa che il conducente dell’autocisterna è stato rilasciato dall’ospedale. Ora l’uomo si troverebbe in custodia dalla polizia. Lo ha riferito il The Albuquerque Journal.
ULTIME NOTIZIE CORONAVIRUS, SUPERATO IL MILIONE DI CONTAGI IN SUDAMERICA
Le autorità sanitarie dell’America Latina hanno registrato in 24 ore oltre 1 milione di contagiati da Covid 19, raggiungendo quota 1.010.279, mentre i decessi dall’inizio dell’epidemia sono 51.216. Dati raccolti dall’Ansa. L’emergenza sanitaria in Brasile non è terminata. Nelle ultime 48 ore si contano 16 casi di positività tra i giocatori della squadra di calcio Vasco da Gama. Il presidente del Brasile, Jair Messias Bolsonaro, ha prorogato il lockdown per sei Stati (Rio de Janeiro, Paranà, Stati amazzonici di Parà, Tocantins, Amapà e Roraima) per contenere la diffusione dell’epidemia. Allarmante la situazione in Perù, seconda nazione più infettata al mondo. Solo in due giorni le autorità sanitarie hanno protocollato 164.476 casi e 4.506 morti.