Non si è fatto il vaccino, si rifiuta di pagarsi i tamponi e quindi di esibire il green pass, inoltre sostiene che il Covid si possa combattere con respirazione e meditazione. Parliamo di Antonello Unida, garante dei detenuti di Sassari, ospite oggi de L’Aria che tira, che dal 14 ottobre non entra in carcere perché appunto non ha il green pass. «Io credo nella scienza e nei vaccini. Oltre dire che ci si deve vaccinare, bisogna lanciare altri messaggi», cioè l’importanza di svolgere una vita sana. «Da due anni svolgo il ruolo di garante, ma sono anche bancario. Io ho diritto a permessi amministrativi non retribuiti, quindi ad oggi in silenzio ho fatto togliere dalla mia busta paga circa mille euro al mese».
Antonello Unida non nasconde di avere un profondo senso di colpa per non poter incontrare i detenuti. «Io riconosco il vaccino, lo Stato mi dice che non è obbligatorio, se devo vaccinarmi devo firmare una liberatoria che toglie responsabilità a chi lo somministra».
ANTONELLO UNIDA, SCONTRO CON FEDERICO GEREMICCA
Antonello Unida si è poi scontrato con il giornalista Federico Geremicca, il quale ha spiegato che è «una perdita di tempo» parlare con lui. «Io non sto giocando, ero in trincea con i detenuti». Il giornalista ha replicato piccatamente: «Si faccia un po’ di respirazione». Unida però ha tirato dritto a L’Aria che tira: «Lo Stato mi dice che il vaccino non è obbligatorio, ma devo entrare in carcere col green pass. Io rispetto la scienza, ma il ministro Speranza che è laureato in Scienze politiche, non è un medico e non può dire che è la panacea di tutti i mali».
Ma se il vaccino fosse obbligatorio, si vaccinerebbe. Infatti, quando Federico Geremicca è tornato ad attaccarlo, Antonello Unida ha replicato: «Ma parlo aramaico? Non sono un no vax. Semplicemente rispetto le istituzioni, che mi dicono che il vaccino non è obbligatorio. Sono contrario a farmi i tamponi perché ho già un esborso economico».