Il governo Usa acquisisce una quota di Intel pari al 10%, operazione da 8,5 miliardi di dollari per "rafforzare la leadership tecnologica"
Usa, il governo ha acquisito il 10% di Intel, l’azienda tecnologica leader nella produzione di chip, che ora è in parte controllata dall’Amministrazione Trump grazie ad una operazione da 8,9 miliardi di dollari che ha coinvolto investimenti di fondi per sussidi federali e del programma Secure Enclave. Lo stesso presidente ha annunciato la partecipazione su Truth dichiarando: “Abbiamo rafforzato la leadership tecnologica e il settore manufatturiero degli Stati Uniti” e in seguito la conferma è arrivata anche dall’amministratore delegato della società Lip-Bu Tan, che ha precisato che questa quota pubblica resterà comunque passiva, senza alcun diritto di rappresentanza nel consiglio di amministrazione nè di governance.
La Intel, nonostante l’aumento del mercato nel campo dell’intelligenza artificiale, aveva sofferto di un calo dei valori azionari, dovuti principalmente alla concorrenza cinese sullo sviluppo di processori e semiconduttori. Questa mossa, dovrebbe rafforzare la competitività, soprattutto alla luce delle sanzioni e restrizioni alle esportazioni previste da Trump per mantenere gli investimenti in patria.
Governo Usa acquisisce Intel al 10%, Nvidia e AMD costrette a pagare allo stato il 15% su tutte le vendite in Cina
L’acquisizione del 10% di Intel da parte del governo statunitense è la conclusione di una iniziativa che era stata già presentata al Congresso, con uno stanziamento di fondi assegnati appositamente per sostenere le sovvenzioni all’azienda nell’ambito di un programma di sicurezza e difesa che prevede il rafforzamento della leadership tecnologica con priorità sul controllo della produzione di semiconduttori e chip e di conseguenza anche la limitazione alle esportazioni verso l’estero, in particolare in Cina.
Altre aziende Usa, come Nvidia e AMD sono state infatti sottoposte a particolari sanzioni per aver ottenuto licenze di vendita sul mercato cinese e sono state obbligate a pagare il 15% di tutti i ricavi di tali vendite al governo. La decisione di partecipare pubblicamente in una azienda privata come la Intel, è stata appoggiata non solo dai repubblicani ma anche da molti democratici, come riporta NBC News, la senatrice Virginia Mark Warner, ha commentato l’annuncio del presidente affermando: “La leadership degli Stati Uniti è fondamentale sia per la nostra economia che per la nostra sicurezza nazionale“.