Organi o midollo osseo in cambio della libertà
Presto negli Stati Uniti, precisamente nel Massachusetts, i detenuti potrebbero ottenere sconti di pena in cambio della donazione di organi o del midollo osseo. Nello stato, dove recentemente si è insediata la governatrice democratica Maura Healey, si potrebbe presto arrivare ad una nuova legge. Al momento negli Usa la donazione di organi da parte dei detenuti è consentita nei confronti di familiari stretti. Soltanto nello Utah, dal 2013, è stata permessa la pratica in casi limitati da prigionieri morti durante la detenzione.
Per i democratici Carlos Gonzales e Judith Garcia, questi muri vanno abbattuti e la donazione andrebbe permessa a tutti i detenuti fisicamente idonei, ma non soltanto. Andrebbe anche incentivata offrendo in cambio qualcosa, come uno sconto di pena, dando agli organi un valore in termini di libertà. In Cina il prelievo degli organi ai detenuti viene già effettuato senza riduzione di pena e senza nemmeno il consenso: nel Massachussetts la situazione sarebbe differente.
La proposta
Come spiega Libero, la proposta di legge depositata prevede che “il programma di donazione di midollo osseo e organi consentirà alle persone incarcerate idonee di ottenere una riduzione non inferiore a 60 e non superiore a 365 giorni della durata della pena, a condizione che l’individuo incarcerato abbia donato midollo osseo o organo(i)“. Gli organi possono essere più di uno e lo sconto può sommarsi fino al massimo di un anno. A decidere sul tempo libero che i detenuti riceverebbero dalla donazione di organi sarebbe un “Comitato per la donazione di organi e midollo osseo”, composto da cinque membri, uno dei quali è designato come sostenitore dei diritti dei detenuti.
La proposta prende il via da una realtà incontrovertibile: negli Stati Uniti scarseggiano i donatori di organi per trapianti. Per questo la deputata Dem del Massachusetts Judith Garcia, ha pensato di avanzare la proposta di legge che chiederebbe alle 6mila persone attualmente detenute nelle carceri di donare organi o midollo in cambio di alcuni mesi di libertà. Il Comitato etico della United Network for Organ Sharing, organizzazione che amministra i trapianti di organi negli Stati Uniti, non si è detta d’accordo con l’iniziativa in quanto “qualsiasi legge o proposta che consenta a una persona di scambiare un organo per una riduzione della pena… solleva numerose questioni”, etiche e morali.