Usa, scoppiano le proteste dei media contro le nuove regole stampa del Pentagono, ultimatum scaduto, giornalisti pronti a riconsegnare il badge

Usa, scoppiano le proteste dei giornalisti dopo l’ultimatum del Pentagono ai media sull’accettazione delle nuove regole e limitazioni in merito alla pubblicazione di notizie sull’esercito e sulle forze armate. Pete Hegseth, segretario del Dipartimento di Guerra, aveva annunciato già che le nuove misure sarebbero entrate in vigore a partire dalle 17,00 del giorno martedì 14 ottobre, predisponendo un documento che tutte le testate avrebbero dovuto firmare, dichiarando di accettare la politica che prevede in particolare l’approvazione preventiva di tutte le informazioni da divulgare, compreso il divieto di raccogliere comunicazioni da dipendenti e funzionari in modo indipendente e non autorizzato da strutture della Difesa.



L’adesione però non c’è stata, come previsto, e quasi tutti i gruppi editoriali e televisivi americani, compresi quelli considerati vicini a Trump, hanno condannato questa imposizione, sottolineando che costituirebbe una grave violazione del primo emendamento, danneggiando il diritto alla libertà di stampa e di parola.



Trump presenta il progetto Golden Dome (Foto: ANSA-EPA/CHRIS KLEPONIS)

Usa, media contro le nuove regole stampa del Pentagono, cosa rischia chi non accetta le restrizioni

L’entrata in vigore delle nuove regole per la stampa imposte dal Pentagono ha provocato il caos tra i grandi gruppi editoriali statunitensi che non accettano le restrizioni decise dal capo del dipartimento della difesa e della guerra Hegseth, chiedendo di fare un passo indietro a nome della libertà di espressione. L’ultimatum prevedeva tra le altre restrizioni, anche il rischio di venire esclusi dall’ingresso nelle strutture come giornalisti, con l’obbligo di riconsegna del badge entro le successive 24 ore.



Come riporta Reuters, sono in corso al momento negoziazioni tra l’associazione dei media che racchiude circa 100 testate che si occupano di notizie provenienti dal Pentagono e funzionari, per cercare di trovare un punto di incontro sulle limitazioni alla divulgazione, potrebbero quini restare sottoposte ad approvazione soltanto quelle informazioni che verranno considerate rischiose per la sicurezza, tuttavia nel documento che illustra la misura resta esplicitamente dichiarato che su certe questioni, come quelle di tipo militare, il diritto stampa non può prevalere sulla riservatezza dei dati sensibili.