Il ministro Valditara ha parlato sul Messaggero dei nuovi aumenti salariali per i docenti: si arriverà fino a oltre 400 euro in più al mese
È stato firmato negli ultimi giorni l’ultimo dei rinnovi contrattuali per i docenti, fortemente voluto – com’è facile immaginare – dal ministro Giuseppe Valditara per recuperare tutti gli arretrati persi nel corso degli ultimi anni e restituire quella dignità perduta dalla professione: aumenti dei quali lo stesso ministro dell’Istruzione ha parlato in queste ore sulle pagine del Messaggero, partendo dall’importante premessa che dal “2009 fino al 2018 – spiega Valditara – non sono stati firmati nuovi contratti”.
L’unico segnale positivo in tal senso è arrivato proprio nel 2018 quando la Corte costituzionale “ha costretto (..) a superare il blocco contrattuale” con aumenti da “90 euro” per i docenti dopo i quali si è tornati al punto di partenza: a sbloccare la situazione è stato lo stesso Valditara che rivendica di aver innanzitutto garantito “la continuità contrattuale” firmando prima il contratto del triennio 2019-21, poi quello del triennio successivo e – infine – gettando le basi per il rinnovo 2025-27.
Valditara: “Gli aumenti per i docenti mirano a ridargli dignità e autorevolezza”
Complessivamente, sintetizza Valditara, si parla di “123 euro” medi per il primo triennio, altri “150” per il secondo e – infine – “143 per il 2025-27″ portando il totale a “416 euro al mese lordi”, ai quali si devono ovviamente aggiungere anche gli arretrati pari a “1.948 euro ai docenti [e] 1.427 [per] il personale ATA”; mentre un’assoluta novità è che Valditara si dice pronto anche ad anticipare il pagamento della prossima annualità con altri “2.500 euro per i docenti”.

Ma non è ancora tutto, perché Valditara ricorda che nella Manovra sono stati previsti “170 euro” una tantum di bonus e che grazie – da un lato – al taglio dell’IRPEF si arriverà fino a “140 euro (..) in più all’anno” e – dall’altro lato – al taglio del cuneo fiscale verranno risparmiati “850 euro netti all’anno”; mentre altrettanto interessanti sono i “2/3mila euro” di rimborso alle prestazioni mediche grazie “all’assicurazione sanitaria gratuita“, gli sconti sui trasporti e sui mutui e l’ipotesi di nuovi bonus per vari tipi di acquisti.
Tutti interventi – conclude Valditara – utili soprattutto per “valorizzare il lavoro” dei docenti e “ridare [loro] autorevolezza”, considerando anche le norme sulla “difesa da parte dell’Avvocatura dello Stato” e “l’arresto in flagranza” per le aggressioni da parte dei genitori degli studenti, le nuove “sanzioni civili” e le pene più severe per chi “offende il personale”; ricordando anche i progetti per “il potenziamento della didattica” già messi in campo.
