Nove persone sono state iscritte sul registro degli indagati, fra cui tre minorenni, con l’accusa di concorso in incendio, resistenza a pubblico ufficiale, lancio di oggetti pericolosi e interruzione di pubblico servizio. E’ questa la risultante dell’indagine partita il giorno di capodanno, quando una squadra di vigili del fuoco venne aggredita a Milano. Il blitz è scattato all’alba di oggi, con alcuni agenti si sono presentati in quello che Repubblica definisce il fortino di via Gola, i condomini dell’Aler spesso e volentieri occupati abusivamente, dislocati anche nelle vicine via Pichi, zona Ripamonti e Quarto Oggiaro. Le forze dell’ordine hanno sequestrato una pistola finta, dei telefonini rubati e alcuni video in cui si vedono i momenti in cui viene preparato e acceso il falò di Capodanno. La notte di Capodanno i vigili del fuoco intervennero nella zona dei palazzoni di cui sopra, e mentre stavano spegnendo il fuoco hanno dovuto subire gli insulti e il lancio di bottiglie, nonché il momentaneo furto delle chiavi di un’autopompa.
VIA GOLA MILAN, VIGILI DEL FUOCO ACCERCHIATI: TUTTA “COLPA” DEI VIDEO
La Procura di Milano, attraverso il blitz di oggi, ha voluto dare un “risposta immediata a gesti inaccettabili e intollerabili”, come appunto i fatti di cui sopra. Dei nove indagati, tre sarebbero minorenni, ma in generale si tratta di giovani, alcuni dei quali stranieri, e senza alcun legame con il mondo dei centri sociali o degli eversivi. Gli inquirenti hanno descritto l’atto messo in scena dalla “gang”, come “altamente criminale”. Solo l’arrivo delle forze dell’ordine, e con diversi volanti della polizia, aveva evitato che la situazione degenerasse quella notte. Come già specificato, i delinquenti avevano filmato il falò, per poi pubblicare il tutto sui social, ovviamente come vanto, video che erano stati acquisiti dal commissario di polizia e che hanno fatto scattare il blitz.