Un esorcismo in piena regola determinato da cause di forza maggiore, quello che si è tenuto al Santuario di Monte Berico a Vicenza. Protagonisti e vicenda ricordano da vicino quanto narrato dal famoso film L’esorcista degli anni 70. Anche in questo caso come nel film, una madre preoccupata per i comportamenti anormali della figlia, azioni violente e frasi blasfeme, si è rivolta a religiosi, recandosi al Santuario dove esercitano frati dell’Ordine dei Servi di Maria.
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Nel film L’esorcista era cominciato tutto così, una ragazzina cadeva in uno stato quasi catatonico, con uno sdoppiamento della personalità, in cui agiva con violenza e usando un linguaggio scurrile. Poi con l’arrivo dei sacerdoti appariva la possessione diabolica.
POLIZIOTTI E OPERATORI SANITARI NON INTERVENGONO
A Vicenza la madre non pensava all’esorcismo, aveva semplicemente portato la figlia a confessarsi, ma durante il sacramento la 28enne ha reagito con violenza assalendo il frate con urla e bestemmie. L’uomo, in evidente difficoltà, ha chiamato alcuni suoi confratelli i quali hanno portato la ragazza nella sala della “penitenziaria”. Nel frattempo erano arrivati anche agenti delle forze dell’ordine e operatori del 118. Sono rimasti tutti fuori della sala mentre i frati hanno dato inizio al rito dell’esorcismo. Sarà da chiarire perché abbiano permesso ciò, è risaputo e lo sostengono anche i religiosi che si occupano di esorcismo che prima di arrivare a tanto si fanno ricoveri ed esami psicologici, perché i presunti esorcismi potrebbero essere solo manifestazioni di disagio mentale. Il padre infatti sostiene questa tesi.
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In ogni caso il rito è stato effettuato ed è durato diverse ore, mentre i fedeli che erano presenti nel santuario si sono radunati in preghiera all’esterno mentre dall’interno provenivano urla rabbiose. Durante l’esorcismo la giovane sarebbe svenuta diverse volte, poi è stata portata a casa dove si è addormentata di colpo. Non è dato sapere come stia adesso, se le manifestazioni violente siano finite o no.