Un 26enne maliano ha appiccato un incendio al Terminal 1 dell'aeroporto di Milano Malpensa: bloccato dopo il panico generale, ha problemi psichiatrici

Non si conoscono ancora le ragioni dietro alla decisione di un uomo – poi identificato come originario del Mali, ma regolare sul territorio italiano – che nella tarda mattinata di oggi ha appiccato un incendio all’interno del Terminal 1 dell’aeroporto di Milano Malpensa, danneggiando in modo grave l’area dedicata ai check-in e causando un ovvio panico nei tanti presenti che si sarebbero dovuti imbarcare – probabilmente – per le vacanze estive.



Partendo dal principio, stando alle ricostruzioni che arrivano dai presenti a Malpensa – che hanno condiviso online alcuni video dell’accaduto, diventati ovviamente subito virali -, sembra che tutto sia successo attorno alle ore 11: l’uomo era in evidente stato di agitazione e avrebbe – da prima – colpito a martellate gli schermi nei pressi dei banchi dedicati al check-in passeggeri, facendo scattare un’allerta generale per quelli che sembravano (ma fortunatamente non lo erano) colpi di pistola.



Panico al Terminal 1 dell’aeroporto di Milano Malpensa: un uomo maliano ha appiccato un incendio ai banchi dei chack-in

Dopo le martellate, l’uomo avrebbe gettato un liquido infiammabile all’interno di un cestino della spazzatura nei pressi dei bachi 13 e 14 dell’area check-in di Malpensa, appiccando un fuoco che ha immediatamente coinvolto i desk: una spessa coltre di fumo si è sollevata all’interno del Terminal 1 e nella fuga generale sono arrivati anche gli addetti alla sicurezza dell’aeroporto che hanno immediatamente ingaggiato l’uomo bloccandolo con un colpo di estintore alla testa.



Il Terminal 1 di Malpensa evacuato dopo l’incendio (Foto: Twitter/X)

Grazie all’immediato intervento dei Vigili del Fuoco le fiamme all’interno del Terminal 1 di Malpensa sono state rapidamente domate e le operazioni di imbarco sono riprese regolarmente, pur restando ancora parzialmente inagibili i banchi dei check-in; mentre l’uomo – dicevamo prima – è stato identificato come un 26enne originario del Mali, regolare in Italia e con permesso di soggiorno, senza precedenti legali ma noto per aver già manifestato problemi psichiatrici.