Le carrozze a cavalli stanno per scomparire. Si tratta delle cosiddette “botticelle”, quelle adibite al trasporto dei turisti nei centri storici delle città, che presto dovrebbero diventare un ricordo via via sempre più sbiadito con l’incedere del tempo. Questo perché, nei giorni scorsi, presso la Camera dei Deputati è stata inserita all’ordine del giorno, più precisamente dentro al decreto infrastrutture e trasporti, la richiesta destinata all’esecutivo di adottare un provvedimento che vada a vietare totalmente l’impiego di animali come mezzi di trasporto, in modo che sia valido sull’intero suolo del Belpaese.
Come spiega il “Corriere della Sera” nell’approfondimento dedicato a questa tematica, i tempi e le modalità non sono ancora noti e definiti, ma inevitabilmente si registra una certa soddisfazione da parte degli animalisti, dell’Ente Nazionale Protezione Animali, della Lega antivivisezione e di Green Impact, da sempre in prima linea su questo fronte.
VIETATE LE CARROZZE A CAVALLI, COSA SUCCEDE ORA? SI VA VERSO LA RICONVERSIONE DELLE LICENZE
Cosa succederà, però, da un punto di vista lavorativo a chi opera proprio nel settore delle carrozze trainate da cavalli? Stando a quanto appreso dal CorSera, “sarà prevista la riconversione delle licenze in modo da permettere la conduzione di carrozze elettriche o taxi, proprio come è già stato fatto, caso per ora unico in Italia, alla Reggia di Caserta, dove i turisti vengono trasportati da golf cart elettrici. Nelle maggiori capitali europee invece tali provvedimenti sono già stati adottati da alcuni anni e a New York, Berlino, Vienna, si viaggia ormai esclusivamente alimentati da batterie”.
Le carrozze, quindi, potrebbero non scomparire del tutto: certo, non saranno più trainate dai cavalli, ma in alcune località sono già quotidianamente utilizzate le eco-carrozze dotate di motore elettrico, che consentono ai passeggeri di non perdere completamente il fascino di una “passeggiata” calmierata tra le vie della città.