Vino, no al bollino nero sulle bottiglie/ Italia, Francia e Spagna contro l’Irlanda
Italia, Francia e Spagna dicono “no” al bollino nero sul vino che mette in allarme i consumatori sui rischi per la salute. Pronto il documento per l’UE…

Vino, Italia e altri Paesi UE contro l’Irlanda
L’Italia scende in campo contro la normativa che prevede il bollino nero sulle bevande alcoliche. Insieme a Francia e Spagna, due delle principali produttrici di vino nel Continente, il nostro Paese presenterà a Bruxelles un documento comune nel quale si schiererà contro alla decisione dell’Irlanda di introdurre sulle bottiglie di vino e altri alcolici scritte allarmistiche simili ai pacchetti di sigarette. A firmare saranno altri cinque membri Ue: Portogallo, Danimarca, Repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria. Ad annunciarlo è stato ieri il ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, a margine del Consiglio dei ministri dell’Agricoltura Ue a Bruxelles.
Secondo Lollobrigida, “Non è il vino a danneggiare la salute, ma in realtà l’eccesso di consumo”. Come affermato invece dal ministro spagnolo dell’Agricoltura, Luis Planas, “dobbiamo preservare il mercato unico e questo vuol dire avere un approccio comune. Abbiamo rispetto delle competenza degli Stati membri in materia di salute, però qui stiamo regolamentando un prodotto alimentare riconosciuto dal Trattato di funzionamento dell’Ue e abbiamo chiesto alla Commissione di pronunciarsi su questo tema”.
Italia, Francia e Spagna rappresentano il 47% della produzione di vino nel mondo
La Commissione europea, come spiega Il Sole 24 Ore, non si è espressa esplicitamente sulla normativa di Dublino, ma ha anche creato un precedente pericoloso riguardo il regolamento sulle etichette alimentari che l’Unione Europea dovrebbe preparare entro la fine di quest’anno. Anche il ministro dell’Agricoltura francese, Marc Fesneau, si è schierato al fianco di Lollobrigida e dell’omologo spagnolo: “Ci sono già delle campagne di sensibilizzazione sul consumo moderato di alcolici in corso in tutti i Paesi, l’idea di aggiungere altro non ci sembra equilibrata e su questo siamo in disaccordo con gli amici irlandesi. Poi vedremo il dibattito, ma sul tema la Francia è sulla posizione già espressa dal mio collega spagnolo e italiano”.
Italia, Francia e Spagna rappresentano il 47% di tutte le bottiglie di vino prodotte nel mondo, come ha ricordato la Coldiretti. Lollobrigida ha incontrato anche il ministro irlandese, Charlie McConalogue: “Ho avuto modo di spiegare le nostre ragioni su quello che deve essere un sistema di informazione corretto. Quello che chiediamo è un’etichetta che non specifichi che il vino danneggia la salute, ma in cui si specifichi che quello che eventualmente fa danni è l’eccesso di consumo”. Anche le associazioni degli agricoltori e delle cooperative agroalimentari dell’Ue sono concordi con la decisione dei Paesi europei di andare “contro” l’Irlanda. Christiane Lambert, a nome della federazione, ha spiegato: “Non siamo d’accordo con iniziative come quella irlandese sull’etichetta con avvertenze sanitarie. Non vogliamo che si ripetano iniziative come quella di Dublino, che ha agito senza il sostegno degli agricoltori nazionali”.
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