Violante Placido a “Vieni da me” ricorda anche l’esperienza in “Ghost Rider” con Nicolas Cage. «Prima che per George Clooney avevo un debole per lui. E lui aveva un debole per mia madre». La star di Hollywood aveva un debole per Simonetta Stefanelli? L’attrice conferma: «Me l’ha confessato lui. Un giorno eravamo sul set e mi invitò a mangiare nel suo camerino. E me lo disse». Si parla poi del padre, Michele Placido: «Come regista è veramente tosto, meglio come papà, perché è stato veramente morbido. Autorità zero, invece come regista si è preso la sua vendetta. Non avevo questa grande percezione del successo di mio padre fino a La Piovra. Da bambina mi dava fastidio perché c’era poco». Poi rivela un retroscena su Lucio Dalla: «È straordinario, mi riporta alla mia infanzia. I miei genitori lo ascoltavano tanto. Mi ricorda i viaggi in macchina con i miei genitori». Infine, sul figlio Vasco: «Mio figlio a 4 anni ha voluto la torta col disegno dell’album dei Kiss perché gli piacciono». (agg. di Silvana Palazzo)
VIOLANTE PLACIDO A VIENI DA ME: IL TRASFERIMENTO IN USA
Violante Placido si racconta a “Vieni da me” attraverso la sua passione per la musica. Si parte con “Bye Bye Baby” cantata da Marilyn Monroe: «Mi ha colpita sin da bambina. Lei arriva a tutte le persone, riesce a sedurre tutti». A tal proposito racconta un aneddoto: «Sono stata figlia unica fino a 14 anni, quindi ero sola. Mi guardavo i suoi film, mi sono imparata le sue canzoni e le cantavo per casa, mettendo su degli spettacoli. Mi ha fatto sognare questo mondo». Con la madre Simonetta Stefanelli ha vissuto quattro mesi negli Stati Uniti: «Lei amava tanto viaggiare. Le piaceva rompere gli schemi della sua vita. Siamo andate a Los Angeles, ed era bellissima, ma cambiare scuola, stare lontana da mio padre, è stato un cambiamento forte». L’attrice racconta di essere stata vittima di bullismo: «I bambini non sono stati accoglienti, anzi venivo messa in disparte. Io sono entrata in questa classe e le bambine già erano delle donne, io ero naif e cascavo dalle nuvole».
VIOLANTE PLACIDO A VIENI DA ME: L’INCONTRO CON GEORGE CLOONEY
Violante Placido spiega di essersi sentita un pesce fuor d’acqua negli Stati Uniti. «Ho subìto questo isolamento, ma ho legato con gli emarginati a scuola. Mi facevano un sacco di dispetti. A Natale non volevo più tornare, l’ho detto a mia madre e sono rimasta in Italia». Si passa poi a “We will save the show” e alla sua passione per la musica: «Ho fatto delle belle cose con la musica, belle collaborazioni». Al Festival di Sanremo 2014 ha accompagnato i Perturbazione nell’esecuzione de “La donna cannone” di Francesco De Gregori. «È un palco tremendo, ti mette a dura prova. Ed ero ospite… L’ho vissuto in maniera turbolenta». Violante Placido ha lavorato anche con George Clooney: «Sono stata fortunata a lavorare con lui. Anni prima sognavo di baciarlo. È stato un grande compagno di lavoro, sa metterti a tuo agio. A volte certi attori sono presi da se stessi, quindi non sempre è facile trovare complicità».