Il professor Bassetti intervistato da Estate in diretta sul caso di una donna morta dopo aver preso il virus West Nile: ecco le sue parole

Il programma di Rai Uno, Estate in Diretta, si è occupato ieri del caso del virus West Nile, che ha ucciso una donna a Latina, e che ha provocato un focolaio. Si è scatenata, come spesso e volentieri avviene in questi casi, una vera e propria psicosi, con centinaia di chiamate ai centralini, ma il professor Bassetti, primario di infettivologia dell’ospedale San Martino di Genova, ha cercato di fare un po’ di chiarezza.



Parlando con i microfoni del programma di Rai Uno, Estate in diretta, ha spiegato: “Il problema è che dobbiamo renderci conto di una cosa, la West Nile nel nostro paese è un virus endemico, sono ormai 15-20 anni che ogni anno sono decine o centinaia le persone hanno infezioni anche impegnative, quindi non bisogna stupirsi”.



VIRUS WEST NILE, BASSETTI: “IN ITALIA CAUSA CAMBIAMENTO CLIMATICO”

Ma come è giunto in Italia questo virus? Bassetti sottolinea il cambiamento climatico che ha pesantemente influito sulla vicenda: “Questo virus è fra di noi, la tropicalizzazione del nostro paese, il clima cambiato, fanno si che questo virus è giunto anche in Italia quando fino a pochi anni fa riguardava solo i paesi tropicali”.

Purtroppo non esiste un vaccino contro il virus West Nile ne tanto meno una cura, di conseguenza seconda Bassetti ci sono solo alcune cose da fare: “Bisogna fare di più sulla prevenzione non avendo vaccini e terapie, i Comuni devono fare la disinfestazione a maggio quando le zanzare sono ancora delle larve se no è come chiudere il recinto quando i buoi sono scappati”. Un altro consiglio del professor Bassetti è quello di non creare allarmismi, cosa che in parte si è verificata proprio in questi giorni dopo il decesso della donna di Latina: “Non dobbiamo allarmare la gente perchè questa non è la zanzara tigre ma è quella piccola che abbiamo in casa, grigia e nerastra che vediamo abitualmente.

Bassetti (Foto: Estate in Diretta)



VIRUS WEST NILE, BASSETTI: “DOBBIAMO PROTEGGERCI”

“Dobbiamo fare di tutto per la protezione – ha proseguito l’esperto – usare repellenti, fornelletti, evitare di esporsi in alcune aree della giornata come all’imbrunire o mettersi una maglia scura, questa è prevenzione ed educazione civica e nel nostro Paese non è sempre fatta in maniera adeguata”.

Ma come ci accorgiamo che non è la classica zanzara? “Nella stragrande maggioranza dei casi – replica Bassetti – questo virus dà una sintomatologia influenzale, quindi non è grave, in alcune situazioni però, soprattutto per le persone fragili, anziane e già con patologie, può dare una forma che sembra meningite o encefalie molto grave che può portare alla morte. Se ci sono sintomi come confusione mentale e altri problemi neurologici bisogna che anche i medici siano sensibilizzati a riconoscerle”. Chiaro quindi il messaggio di Bassetti, non allarmismo ma attenzione e soprattutto, usare il buon senso, evitare di esporsi “gratuitamente” a punture di zanzare che possono essere a volte anche molto dannose.