Il padre di Yana Malayko, Oleksander, torna a parlare davanti alle telecamere per chiedere che la giustizia condanni in modo severo chi ha ucciso sua figlia. Rabbia, disperazione ma anche fiducia negli inquirenti emergono dalle sue parole dense di dolore, affidate ai microfoni della trasmissione Ore 14 dopo il ritrovamento del corpo della giovane. Yana Malayko, 23 anni, secondo quanto finora ricostruito sarebbe stata uccisa la notte tra il 19 e il 20 gennaio scorsi dopo essere stata attirata in una trappola dal suo ex fidanzato 33enne, Dumitru Stratan, attualmente in carcere con l’accusa di omicidio premeditato e occultamento di cadavere.
A denunciarlo ai carabinieri sarebbe stata la sorella, sconvolta dalla confessione che Stratan le avrebbe fatto poche ore dopo la sparizione di Yana Malayko: “L’ho ammazzata come lei ha ammazzato me“. Per giorni, il padre e i familiari hanno continuato a cercarla perlustrando ogni angolo delle aree di campagna intorno alla città, poi il drammatico epilogo con il rinvenimento del corpo, avvolto in un lenzuolo e nascosto tra i rovi in una zona di campagna al confine tra le province di Mantova e di Brescia. “Come può sentirsi un padre – ha dichiarato Oleksander Malayko – a cui hanno ammazzato una figlia e buttata sulla strada come spazzatura?“.
Il padre di Yana Malayko a Ore 14: “Mi fido della giustizia italiana, ora Dumitru paghi”
Oleksander Malayko ha ribadito la sua fiducia nella giustizia italiana e nel lavoro degli inquirenti e oggi, dopo il ritrovamento del corpo di sua figlia, è distrutto da un dolore che non avrà mai fine. La famiglia di Yana Malayko spera in una condanna severa per chi l’ha uccisa, nel fiore degli anni, strappandola per sempre ai suoi sogni e all’abbraccio dei suoi affetti. In carcere, l’ex fidanzato della vittima, il 33enne Dumitru Stratan, non avrebbe reso dichiarazioni. A lui si erano rivolti il padre e la madre di Yana Malayko con un appello, nelle ore immediatamente successive alla scomparsa della 23enne, affinché rivelasse dov’era nascosto il corpo della ragazza.
Una richiesta caduta nel vuoto e risolta, in modo atroce, con la scoperta fatta poche ore fa dai carabinieri in una zona tra le province di Mantova e Brescia: il cadavere di Yana Malayko, avvolto in un lenzuolo e dentro un sacco della spazzatura, abbandonato tra i rovi. “Ora Dumitru paghi, deve pagare il prezzo più alto” ha sottolineato il padre della 23enne ai microfoni di Ore 14. Una speranza affidata alle cronache con determinazione, ma quasi sottovoce, con la dignità e la compostezza che hanno caratterizzato gli appelli della famiglia di Yana Malayko fin dall’inizio di questa atroce storia.