Zelensky e Trump, c'è un principio di accordo tra Ucraina e Usa su minerali: "Previste garanzie di sicurezza, ma molti dettagli irrisolti". Ecco quali
Zelensky e Trump hanno raggiunto un accordo sulle risorse minerarie dell’Ucraina, anche se ci sono ancora molti dettagli da definire prima che il denaro inizi a fluire. Infatti, l’intesa prevede la creazione di un fondo di proprietà comune, i cui profitti saranno ripartiti in maniera equa, ha precisato il presidente ucraino, ma sono necessari ulteriori accordi per definire alcuni aspetti, come le modalità di costituzione del fondo e le eventuali garanzie di sicurezza per l’Ucraina.
Il testo completo dell’accordo, ottenuto dalla CNN, descrive il piano dei due Paesi di istituire un “Fondo di investimento per la ricostruzione” di proprietà comune. In base all’accordo, l’Ucraina contribuirà al fondo con il 50% di tutti i proventi derivanti dalla futura monetizzazione delle risorse naturali di proprietà dello Stato, tra cui idrocarburi, petrolio e gas naturale, nonché minerali di terre rare.
ZELENSKY TRUMP E LA VISITA IN USA
“Questo accordo fa parte di accordi più ampi con gli Stati Uniti e può essere parte di future garanzie di sicurezza“, ha dichiarato Zelensky. Inoltre, ha fatto sapere di essere stato invitato in Usa per incontrare Trump questa settimana, ma non è sicuro di andarci e i dettagli della visita sono ancora in fase di definizione. Peraltro, l’accordo sui diritti minerari è legato a conversazioni più ampie con il presidente americano e al suo impegno nell’aiutare l’Ucraina.
LE TRATTATIVE TRA USA E UCRAINA
“Questo accordo può avere un grande successo o passare sotto silenzio, ma credo che un grande successo dipenda dalla nostra conversazione con il presidente Trump“, ha aggiunto Zelensky. A tal proposito, ha spiegato di avere diverse domande da porre a Trump in occasione del loro incontro, ad esempio se gli Stati Uniti taglieranno gli aiuti all’Ucraina e, in tal caso, se il suo Paese sarà in grado di acquistare armi americane. A tal proposito, potrebbero tornare utili i beni russi congelati, che ammontano a circa 300 miliardi di dollari. “Tireremo le conclusioni dopo il mio dialogo con Trump“, ha concluso il presidente ucraino.
L’accordo sui diritti minerari è delicato ed è uno dei principali punti critici nelle relazioni tra le parti. Infatti, c’è stato un rifiuto alla prima offerta americana, per il quale Trump è arrivato a definire Zelensky un dittatore, accusando l’Ucraina di aver iniziato la guerra con la Russia. Ma l’attuale memorandum d’intesa rappresenta per il governo ucraino un miglioramento rispetto alla proposta iniziale, perché non chiede all’Ucraina di restituire gli aiuti già inviati dagli Stati Uniti, ma l’esatta disposizione economica del fondo di comproprietà dovrà essere stabilita in futuri accordi.
IL NODO DELLE GARANZIE DI SICUREZZA
Ma le garanzie di sicurezza – per fare in modo che la Russia non possa semplicemente ricostruire il suo arsenale e poi invadere di nuovo il Paese – restano la principale priorità ucraina per qualsiasi accordo di cessate il fuoco. A tal proposito, Zelensky ha dichiarato che l’accordo quadro sui diritti minerari include un accenno alle garanzie di sicurezza per l’Ucraina, pur non fornendo ulteriori dettagli.
L’auspicio di Zelensky, comunque, è che gli americani, che sono stati il principale donatore dell’Ucraina dall’inizio dell’invasione su larga scala da parte della Russia, facciano parte della garanzia di sicurezza dell’Ucraina in qualsiasi accordo che ponga fine alla guerra.
