Il fenomeno della zoopornografia è molto diffuso in Francia. Si stima infatti che siano circa 1,5 milioni le visite mensili a video ospitati su siti che immortalano scene di sesso tra uomini e animali. La stima giunge dall’associazione Animal Cross che da un anno ha avviato una vera e propria battaglia contro la zoopornografia. Il presidente Benoît Thomé, al sito Liberation ha commentato: “Abbiamo deciso di indagare su questo caso in seguito alle informazioni che ci sono state fornite da un informatore”. A tal fine, all’inizio dell’anno è stata avviata una campagna di informazione contro gli atti zoofili ed una petizione contro “spettacoli” simili presenti sul web e che ha raccolto al oggi oltre 46mila firme. L’associazione ha anche posto l’accento su un altro aspetto: i siti che accolgono tali video sono spesso gratuiti ed accessibili anche ai minori, spesso senza alcun filtro. L’intento di Animal Cross è quello di convincere chi li ospita almeno a rivedere la propria etica vietando la promozione della zoofilia. I primi piccoli passi sono già stati compiuti: “Google ha iniziato a dereferenziare una dozzina di siti, ma non hanno ancora compreso l’entità del problema”. Come spiegato da Thomé, qualcuno ha iniziato a muoversi nella giusta direzione: “OVH, la più grande società di hosting d’Europa, ha chiuso otto siti. Cyber Technology, una società di hosting belga, ne ha sospese tre. Microsoft non ha risposto”.
ZOO PORNOGRAFIA, CHOC IN FRANCIA: BOOM DI VIDEO, TRA SITI E FORUM
Gli appassionati del genere – dalla zoofilia allo zoosadismo – non hanno grande interesse nel definire il profilo delle proprie prede. Sui siti che ospitano video con scene di sesso tra uomini e animali si incontrano spesso cani, cavalli ma anche vitelli, maiali, capre e talvolta polli. Non solo i siti con video e immagini ma anche veri e propri forum particolarmente frequentati e specializzati sull’argomento, nei quali è possibile trovare contatti e scambi tra appassionati zoofili. Questi siti e forum sono finiti sotto la lente di ingrandimento del presidente di Animal Cross da sei mesi. E l’indagine che ne è emersa è sconvolgente: “Alcuni di questi dilettanti rivendicano una relazione d’amore con il loro animale, o evocano una nuova esperienza sessuale… Ma la verità è molto più cruda: questi animali sono vittime di aggressioni sessuali e stupri. Sono considerati da queste persone come semplici giocattoli sessuali, mentre il codice penale punisce gli abusi sessuali sugli animali”. Adesso, proprio su richiesta dell’associazione il parlamentare Dimitri Houbron (LREM) ha presentato varie proposte di legge contro la zoopornografia in difesa degli animali.