Zucchero parla della sua infanzia coi genitori Giuseppe e Rina, tra aneddoti, ricordi e curiosità: "Al mattino prima di andare a scuola..."
Infanzia di sacrifici per Zucchero, il rapporto con papà Giuseppe e mamma Rina
Rina e Giuseppe erano gli amati genitori di Zucchero. Il cantante emiliano, ancora oggi, ricorda con orgoglio i sacrifici fatti da papà e mamma per garantirgli un’infanzia serena. “Erano mezzadri, sotto padrone, a Roncocesi, mentre mio nonno Roberto lo chiamavano Cannella, forse perché era alto e magro”, racconta Zucchero sulle pagine del Corriere.it. “Non giravano droghe e io stesso mi sono fermato alla prima canna, sono stato troppo male…”, le parole dell’artista emiliano in merito alla sua giovane età.
Ma anche ricordi che ancora oggi gli riportano alla mente momenti di condivisione e unità famigliare. I sacrifici però erano all’ordine del giorno, per tutti. “Nonno lavorava in un caseificio. Quando andò in pensione, papà prese il suo posto. E io lo aiutavo”, le parole di Zucchero.

Zucchero, lo spavento per l’incidente di papà
Sempre parlando al Corriere.it, il cantante emiliano ha ricordato quando, ancora giovane studente, prima di recarsi a scuola si occupa di accendere tutte le caldaie. “Poi mio padre mi dava il tosone, che era la mia merenda”, sottolinea con un velo di nostalgia Zucchero. Su papà Giuseppe, il cantante emiliano ricorda la fatica quotidiana sul lavoro e quel piccolo incidente che fece spaventare l’artista.
“Un giorno cadde e tornò con la testa in una benda macchiata di sangue, quando lo vidi svenni per l’emozione”, l’aneddoto di Zucchero. Proprio in quel periodo, il cantante si era già avvicinato alla musica. Aveva già cominciato a cantare con un gruppo di amici la domenica pomeriggio, per poi capire un giorno non molto lontano che quella del cantante sarebbe stata la sua strada.
