PAPA/ Pronto, sono Francesco: la telefonata a Michele Ferri, l’uomo a cui uccisero il fratello

- La Redazione

Due mesi fa Andrea Ferri, titolare di alcuni impianti di benzina, venne ucciso. In carcere, finirono un dipendente e un suo complice. Il fratello Michele aveva scritto al Papa

Bergoglio_Papa_MacchinaR439 Papa Francesco (Infophoto)

Due mesi fa, nella notte tra il 3 e il 4 giugno, Andrea Ferri, titolare di alcuni impianti di benzina, venne ucciso. In carcere, finirono un dipendente e un suo complice. Da allora, la vita della sua famiglia, cambiò drammaticamente. Cambiò la vita di sua moglie, dei suoi figli. E di suo fratello Andrea.

Proprio Andrea, che da anni è su una carrozzina, e vedeva nel fratello un sostegno e un punto di riferimento insostituibile, aveva iniziato ad affidare alla rete i suoi messaggi di sconforto. «Ti ho sempre perdonato tutto. Questa volta no, Dio, questa volta non ti perdono», aveva scritto, tra le altre cose. Poi, un giorno, aveva deciso di scrivere al Papa. Voleva una risposta al suo dolore, capire il senso di quell’insensata tragedia.

Capita che i fedeli scrivano al Pontefice. Questa volta, però, il Pontefice ha risposto. «Ciao Michele, sono Papa Francesco…». Questo è quello che, inaspettatamente, Michele ha sentito dall’altro capo del telefono. «Oggi è arrivata una telefonata inaspettata…. al mio “Pronto?” mi ha risposto una voce dicendomi “Ciao Michele, sono Papa Francesco….”. un’ emozione unica», ha scritto Michele su Facebook, aggiungendo: «Mi ha detto che ha pianto quando ha letto la lettera che gli avevo scritto». Sul resto del contenuto del colloquio, Michele e la sua famiglia hanno voluto mantenere il riserbo.

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