GUERRA DEL GELATO / “Non è artigianale”: Grom rimuove la parola

- La Redazione

Il brand si fregia della dicitura di gelato “artigianale” e il Codacons lo contesta. Così la gelateria Grom provvede a rimuovere dal sito la dicitura di gelato "artigianale"

estate_turisti_gelatoR439 Immagine di archivio (infophoto)

Il brand si fregia della dicitura di gelato “artigianale”, ma il Codacons lo contesta. Così la gelateria Grom di Guido Martinetti e Federico Grom ha provveduto a rimuovere dal proprio sito internet la definizione di gelato “artigianale”. In Italia non esiste una legge che disciplina la materia e proprio da questa confusione nasce la battaglia legale del Codacons: il gelato di Grom, anche se è un prodotto di qualità, “non è artigianale per due motivi – chiarisce all’Adnkronos l’avvocato Enrico Venini, legale del Codacons – prima di tutto per le dimensioni dell’azienda, essendo una Spa, non è una ditta artigianale. In secondo luogo, fatto ancora più importante, è la stessa caratteristica del gelato: per essere artigianale dovrebbe essere prodotto in loco e dunque fresco, invece l’azienda prepara le miscele in un unico centro produttivo, in provincia di Torino, e da lì viene smistato ovunque, nei rivenditori italiani e all’estero fino a New York, Tokyo, Parigi, Osaka a Malibu”.

“Le miscele vengono pastorizzate e congelate – continua Venini – ed in seguito, una volta che arrivano nei negozi, si procede al loro scongelamento e alla mantecazione”. Ma come si distingue un gelato artigianale? “Innanzitutto bisogna diffidare dai gelati con i colori troppo accesi, sicuramente non sono realizzati con materie prime nobili – raccomanda Cestra, il presidente di Confartigianato Gelatieri – un gusto pistacchio di colore verde smeraldo non sarà realizzato certo con il pistacchio di Bronte, anche il gusto fragola se è rosso brillante avrà sicuramente dei coloranti. Un altro trucco per identificare un gelato artigianale è la cremosità, dunque, se il gelato presenta cristalli di ghiaccio sarà stato scongelato e dunque non artigianale”.

Consigli utili provengono anche da un decalogo della campagna “Mangiasano” promossa dall’Unione europea nelle scuole, di cui è partner Coldiretti. «Se siamo in una zona dove passano tanti turisti bisogna fare molta attenzione: è probabile che il gelato sia preparato in fretta. Se invece la gelateria è anche una pasticceria, è più probabile che il gelato sia davvero artigianale. Inoltre occhio alla vaschetta: se è d’acciaio il gelato è stato preparato artigianalmente. I gusti? Meglio pochi ma buoni. Quando invece si trovano moltissimi gusti, anche con colori particolari (come il ‘puffò, azzurro)…occhio!». Un settore questo del gelato che conta in Italia 39.000 punti vendita di gelato artigianale con oltre 90.000 addetti. (Serena Marotta)





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