PASQUA 2016 / Bufale, “niente più agnello sulle tavole italiane”: la fantasia di un fantomatico tribunale (oggi, 25 marzo)

- La Redazione

Bufale di Pasqua 2016, news. Le versioni curiose sulla ricorrenza. Secondo una setta islamica indiana Gesù non morì sulla croce ma si limitò a svenire

bergoglio_papafrancesco_ppianoR439 Papa Francesco, l'elezione (Infophoto)

Ne circolano davvero di ogni per la Pasqua, tra bufale, falsità e notizie “bomba” se ne vedono davvero di tutti i tipi: e tra le maggiori, in questi giorni di Pasqua, è soprattutto l’agnello a farla da padrone. Due anni fa, il 14 aprile 2014 il sito satirico (ma ben nascosto) il Corriere del Mattino pubblicò un articolo dal titolo, “Dal prossimo anno niente più Agnello sulle tavole degli italiani, ecco il perché”, citando anche una sentenza definitiva choc del Tribunale Nazionale Italiano (notoriamente inesistente). Ecco il testo iniziale: «la sentenza choc del Tribunale Nazionale Italiano che ha vietato su tutto il territorio nazionale la vendita e il consumo degli ovini di età inferiore ai 15 mesi (agnelli e capretti) dal 2015 promossa dall’Associazione Anti Macellazione Animali». C’è da dire che come sempre le bufale vengono espresse in maniera molto originale e la fantasia umana non conosce davvero confini. Ma va anche detto che “bersi” storie con Tribunali fantomatici italiani, sentenze mirabolanti, leghe Anti macellazione e caccia agli agnelli è degno di un vero “estimatore” per il buon Vittorio Sgarbi. Sì avete capito bene, “capra, capra”…

Si sa, ogni grande festa come la Pasqua porta con sé bufale, notizie infondate e falsi allarmi, da questioni più gravi a elementi di sorrisi provocati da qualità di notizie davvero incredibili. Ebbene, il sito Bufale.net diffonde anche in questi giorni una serie di notizie preparare ad hoc negli scorsi anni da vari internauti che hanno avuto un discreto successo, con news che ancora oggi vengono spacciate come vere e riporta in auge per questa Pasqua bufale davvero d’arte. Già nel 2013, ad esempio, circolavano articoli riguardanti Papa Francesco e il presunto appello a non mangiare l’agnello, con tanto di esultanza di associazioni e animalisti, al grido di “Papa Veg, era ora!”. Tutto nasce da un articolo pubblicato da Pop of Globalist dal titolo, “il Papa: a Pasqua non mangiate agnelli e capretti” parlando di una richiesta del Pontefice di sostituire i cibi di carne con menu alternativi vegani. Ecco, nulla di più falso e che prende spunto da un invito di Papa Francesco – ma come lui anche Papa Benedetto XVI aveva parlato nei medesimi termini – di costante rispetto del creato, ma non ha mai detto di non mangiare carne di agnello o altro, l’invito del Papa si riporta alla profondità della vita umana, e la scelta di menu vegano o meno non è che sia esattamente in cima alla lista di questioni essenziali, di vita o di morte. Ora sapete, se qualche amico animalista rifiuterà il vostro piatto di agnello dicendovi, “lo dice il Papa”, sapete bene che la vera bufala è lui!

Sono varie le bufale di Pasqua 2016 che si possono leggere in Rete in questi giorni che precedono la ricorrenza che si celebrerà domenica prossima. Riguardo alla morte e Resurrezione di Gesù Cristo, secondo quanto riportato da Dagospia, è Mirza Ghulam Ahmad, fondatore della setta islamica indiana Ahmadiyya, a raccontare in maniera diversa il mistero alla base del Cristianesimo. Il fondatore della setta sostiene infatti che Gesù non sia morto sulla croce: “alla fine dell’Ottocento riconobbe il nome di Gesù (che normalmente è Yassou nella resa arabo cristiana, mentre ‘Isa è la dizione musulmana usata nel Corano) nell’appellativo Yus Asaf inscritto in una cripta di Srinagar, su una tomba di origine buddista o induista, che nel XIV secolo, con l’invasione islamica della zona, era stata riorientata verso la Mecca e fu cantata dal poeta sufi Muhammad Azam Didamari”.

Con l’avvicinarsi della Pasqua 2016, ricorrenza che si celebra domenica prossima, iniziano a circolare sul web anche le bufale legate a questa festività. Per la Chiesa Cattolica si celebra la Resurrezione di Gesù Cristo, il terzo giorno dopo la sua crocifissione. Così è stata tramandata dai Vangeli la storia della morte e Resurrezione del figlio di Dio. Ma il fondamento del Cristianesimo non sarebbe stato da tutti interpretato allo stesso modo. Secondo infatti una versione orientale di quanto tramandato dalle Sacre Scritture, Gesú non morì sulla croce ma si limitò a svenire. A pubblicare questa visione della storia è il sito Dagospia che riporta il racconto della setta islamica indiana Ahmadiyya sulla morte di Cristo: “Quand’era già nel sepolcro si riprese, fu curato dai discepoli e fuggì, sulle orme di Alessandro Magno, in India. Qui, dopo una lunga vita di predicazione, si ritirò sulle montagne del Kashmir e morì centenario nel distretto dei laghi ancora oggi famosi per le loro case galleggianti, dove sarebbe tuttora sepolto”.





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