DON GIANNI TROTTA / Pedofilia Foggia, ex prete condannato: la Chiesa non denuncia, rabbia famiglie dei minori violentati (Oggi, 9 febbraio 2017)

- La Redazione

Don Gianni Trotta, ex prete della provincia di Foggia condannato per violenza su minore: la Curia lo caccia ma non lo denuncia (Oggi, 9 febbraio 2017)

crocifisso_croce_violenza_danni_carabinieri Immagini di repertorio (LaPresse)

Don Gianni Trotta non è più prete al 2012, in seguito alla riduzione a stato laicale della Curia di Foggia proprio per le condanne di violenza su minori. Il problema, portato come caso in tv anche a Pomeriggio 5, resta il fatto che la Chiesa lo ha allontanato e non denunciato. Su Repubblica si sono sfogate alcune famiglie dei minori violentati dopo il suo trasferimento nella nuova comunità, con la profonda rabbia sopratutto contro la Chiesa del luogo, responsabili a loro dire delle violenze fatte da Don Gianni Trotta. «Non ho mai frequentato troppo la parrocchia. Ma ora mi piacerebbe incontrare papa Francesco, mi dà grande fiducia. Vorrei stringergli la mano, guardarlo negli occhi e chiedergli di fare in modo che non accada più. Nostro figlio si sarebbe potuto salvare se solo il Vaticano avesse fatto l’unica cosa giusta da fare: denunciare, avvertirci di quel pericolo», afferma la mamma del giovane abusato da Trotta, secondo le accuse. Per il figlio di questi signori, che aveva 11 anni al momento degli abusi, Trotta è stato condannato a otto anni di carcere. Si è da poco celebrata l’udienza del nuovo processo che vede sempre Trotta imputato per altri nove casi: «Don Gianni Trotta, perché nessuno sapeva in paese che non fosse più un prete. Io frequento poco la parrocchia, ma il nostro è un paese da 2.500 abitanti. Lui seguiva i bambini al catechismo. Soltanto i maschietti, però», racconta ancora il padre di questo giovane abusato anni fa in un campo di calcio.

E’ stato ridotto allo stato laicale don Gianni Trotta ma non è stato denunciato: ora è in carcere, condannato per violenza su minore. La storia, riportata da La Repubblica, arriva da un paese della provincia di Foggia e risale a qualche tempo fa. Don Gianni Trotta a ottobre 2015 è stato condannato a otto anni di reclusione per violenza sessuale aggravata nei confronti di un bambino di 11 anni e di produzione di materiale pedopornografico. Secondo la Procura di Bari avrebbe però adescato anche altri bambini e abusato di loro: i casi sospetti sono una trentina. Per questo sarà processato per reati commessi nei confronti di un’altra decina di bambini tra gli 11 e 12 anni. Don Gianni Trotta non è però più un prete dal 2012, come spiega la Curia di Lucera. La riduzione allo stato laicale è provata da un documento della Congregazione per la dottrina della fede nel quale però è stato anche scritto di “non divulgare i motivi del suo allontanamento per evitare scandalo”. Dunque la Curia sapeva ma non ha denunciato don Gianni Trotta alla Procura. Lui quindi inizia ad allenare la squadra giovanile e il sospetto è che abbia abusato di altri bambini. Il vescovo dell’epoca, monsignor Domenico Cornacchia, sostiene ora di non averlo denunciato perché “non sapeva nulla”: “Non era un presbitero diocesano, avrebbero dovuto controllare il suo superiore generale e provinciale”. Ma il padre di uno dei bimbi sostiene che i piccoli “si sarebbero potuti salvare se soltanto la Chiesa avesse fatto quello che doveva: denunciare quel mostro”.





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