THAILANDIA, ITALIANO BRUCIATO E SMEMBRATO/ Giuseppe De Stefani, biglietto: “donna malvagia vuole miei soldi”

- Emanuela Longo

Italiano smembrato e bruciato in Thailandia: Giuseppe De Stefani, 62enne della provincia di Sondrio riconosciuto grazie al tatuaggio, ex moglie e amante ricercati

omicidio_delitto_polizia_scientifica_lapresse_2017 Polizia scientifica (LaPresse)

Novità importante sul caso del povero Giuseppe De Stefani trucidato e bruciato in Thailandia: la polizia asiatica pare abbia trovato un biglietto scritto di proprio pugno dal 62enne italiano in cui condannava una non precisata e nominata «donna malvagia» che avrebbe detto a lui di amarlo «ma solo per ottenere i miei soldi». Come spiega Il Giorno, l’uomo aveva sposato una donna del posto, di 38 anni, dalla quale si era separato e che, secondo la Polizia del posto, è coinvolta nella tragica fine dell’uomo. Al momento la polizia non ha dato altri dettagli della complessa indagine iniziata sia sul luogo del delitto – in un fitto bosco – che nella casa della donna ancora in fuga, l’ex moglie Rujira Eiumlamai. Intanto, sono scattate le analisi sui pochi resti rimasti del maxi incendio in cui il cadavere di De Stefani è stato bruciato dopo essere stato tagliato in pezzi. (agg. di Niccolò Magnani)

SOSPETTI SULL’EX MOGLIE

Come era stato raccontato in un primo momento dopo il ritrovamento (e identificazione) del corpo, ora viene confermato anche dal governo thailandese: Giuseppe De Stefani era immigrato clandestino nel Paese dopo che in passato era stato inserito – per cause ancora da chiarire – nella lista nera dell’immigrazione thailandese. Pare che fosse però rientrato di recente attraversando illegalmente da clandestino il confine con il Laos: su questo punto e sull’intera operazione di indagini attorno alla morte orrenda inflitta al 62enne sta monitorando la situazione anche il servizio di sicurezza dell’Interpol in Thailandia tramite l’esperto italiano Andrea Vitalone. Non solo, come annota l’Ansa, segue lo sviluppo delle indagini anche l’ambasciata italiana a Bangkok, con un filo diretto con la nostra Farnesina a Roma. (agg. di Niccolò Magnani) 

CHIAVENNA SOTTO CHOC

La tragica morte di Giuseppe De Stefani, il 62enne in provincia di Sondrio, trovato fatto a pezzi e bruciato parzialmente in un bosco al nord della Thailandia ha sconvolto l’intera comunità di Chiavenna, suo paese di origine. De Stefani, come spiega TgCom24, era pensionato e dopo essere rimasto vedovo aveva deciso di trasferirsi nel Paese asiatico dove un figlio gestiva un’attività commerciale. Qui aveva quindi incontrato l’ex moglie 38enne oggi in fuga e sospettata del suo delitto insieme all’amante. A commentare l’atroce notizia anche il sindaco della cittadina in provincia di Sondrio, Luca Della Bitta, che ha spiegato: “Ritornava a Chiavenna un paio di volte all’anno, dove ancora vive sua figlia”. Intanto polizia locale e autorità italiane sono in stretto contatto a caccia di elementi che possano ricostruire con maggiore precisione la fine drammatica riservata all’uomo. L’ipotesi maggiormente battuta è quella del delitto passionale al quale si va ad intersecare anche la tesi dell’omicidio di natura economica. Non è escluso che i motivi possano essere strettamente connessi. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

EX MOGLIE E AMANTE IN FUGA

Scoperta choc quella avvenuta in Thailandia tre giorni fa dove il corpo di un uomo è stato rinvenuto fatto a pezzi e bruciato. Grazie ad un tatuaggio su una gamba parzialmente ustionata, è stato possibile risalire all’identità della vittima. Si tratta dell’italiano Giuseppe De Stefani di 62 anni, originario di Chiavenna in provincia di Sondrio. Come riporta Il Giorno nell’edizione online, la notizia è arrivata dalla polizia locale della provincia di Phichit dopo la sua identificazione. Il cadavere dell’uomo è stato rinvenuto in un bosco a nord del Paese. Tra le prime ipotesi al vaglio della polizia, quella del delitto passionale anche per via di alcune dispute di natura economica relative proprio al denaro in possesso del 62enne. I sospetti degli inquirenti sarebbero sin da subito ricaduti sull’ex moglie della vittima, una donna di 38 anni thailandese, Rujira Eiumlamai, ma anche su un francese si si suppone possa essere il suo attuale amante. I due sono infatti sospettati di aver smembrato il corpo di De Stefani dopo averlo ucciso e di averlo rinchiuso in una valigia trasportandolo fino al bosco, un’area assolutamente isolata, dove sarebbe poi stato dato alle fiamme.

ITALIANO SMEMBRATO E BRUCIATO IN THAILANDIA

Ad accentuare i sospetti nei confronti dell’ex moglie dell’italiano Giuseppe De Stefani sarebbe stato il ritrovamento dei documenti personali dell’uomo in casa della donna. Qui inoltre sarebbero state rinvenute anche tracce di sangue. Attualmente la polizia è a caccia dell’ex moglie e del suo presunto amante in quanto dopo l’omicidio i due sarebbero fuggiti a bordo di una Toyota Yaris. Il caso, come fanno sapere fonti della Farnesina, viene seguito con estremo interesse dall’ambasciata italiana a Bangkok e sin da subito ha reso noto di essersi mobilitata con le autorità locali affinché possano essere eseguite tutte le verifiche del caso per prestare la necessaria assistenza. Secondo quanto emerso dalla polizia, inoltre, pare che la vittima in passato fosse stata inserita in una “lista nera” da parte dell’immigrazione thailandese riuscendo però a fare ritorno nel Paese dopo aver attraversato il confine con il Laos.





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