SILVIO BERLUSCONI, RUBY TER: RINVIO A GIUDIZIO A ROMA E TORINO/ Versati 157mila euro ad Apicella?

- Davide Giancristofaro Alberti

Torino, Ruby ter: rinvio a giudizio per Silvio Berlusconi. Nuovi guai giudiziari per il Cavaliere, andrà a processo il prossimo 23 novembre con Apicella per corruzione

silvio_berlusconi_ombra_lapresse_2018 Berlusconi, tre milioni alla moglie di Dell'Utri (Foto: LaPresse)

Per i guai giudiziari di Silvio Berlusconi il tramonto sembra non arrivare mai. Il processo Ruby Ter in particolare preoccupa il cavaliere per quello che potrebbe essere il ruolo del suo fedele “Menestrello” Mariano Apicella, che avrebbe ricevuto, secondo le accuse, 147mila euro per mantenere ilsilenzio su quanto avveniva nelle cene di Arcore e nelle serate in cui venivano coinvolte le cosiddette Olgettine. Un rapporto particolare quello tra Berlusconi ed Apicella, a sua volta rinviato a giudizio visto che il corrotto in questi casi viene considerato colpevole quanto il corruttore. Un’eventuale testimonianza di Apicella sarebbe stata infatti fondamentale per sbrogliare la matassa del processo Ruby. Questo filone del processo Ruby Ter si svolgerà a Roma, in quanto sarebbe avvenuta nella Capitale la consegna del denaro necessario per la corruzione. (agg. di Fabio Belli)

A PROCESSO ROBERTA BONASIA

Tra i nomi emersi oggi dopo la notizia del rinvio a giudizio di Silvio Berlusconi nel filone ter del processo Ruby c’è anche quello di Roberta Bonasia, ex infermiera di Nichelino che era già balzata agli onori delle cronache alcuni anni or sono, quando qualche giornata aveva individuato in lei la cosiddetta “dama bianca” delle feste e cene a luci rosse in quel della villa di Arcore e qualcuno era arrivato a parlarne in termini di fidanzata dell’ex premier. Infatti, nella giornata di oggi, il pm Laura Longo ha chiesto che a processo vada anche la Bonasia (la prossima udienza è in programma il 1° giugno), dato che a suo carico ci sono delle pesanti accuse che fanno dalla calunnia, alla falsa testimonianza fino alla corruzione in atti giudiziari. Il suo presunto coinvolgimento nelle vicende oggetto di indagine è noto: la ragazza, dopo aver lasciato la sua professione, è diventata modella oltre che soubrette. Dal canto suo, dopo l’udienza durata circa 45 minuti, la difesa della Bonasia, nella persona dell’avvocato Stefano Tizzani, ha chiesto di pronunciare sentenza di non luogo a procedere dato che, a suo dire, i reati di cui sopra non sussisterebbero. (agg. di R. G. Flore)

PG MILANO NON SI OPPONE AL CAV RIABILITATO

A Roma è già effettivo, a Torino è stato richiesto (come in altre 5 città): il rinvio a giudizio per Silvio Berlusconi arriva nello stesso giorno in cui il procuratore generale di Milano ha deciso di non opporsi alla riabilitazione effettiva dell’ex Cavaliere che negli scorsi giorni ha reso di nuovo candidabile ed eleggibile il leader di Forza Italia. È stato il Tribunale di Sorveglianza di Milano a rendere effettiva la richiesta di Berlusconi, ravvisando che nei tre anni seguiti all’esecuzione della pena per il caso diritti Tv Mediaset (finita di scontare lo scorso 8 marzo 2015 alla Sacra Famiglia di Cesano Boscone), l’ex Cavaliere ha tenuto «un comportamento totalmente privo di segnalazioni rilevanti in termini negativi». La Procura di Milano oggi, nelle persone del pg Roberto Alfonso e del sostituto pg Maria Saracino, ha deciso di non opporsi alla decisione del Tribunale, rimandando dunque indietro il fascicolo. Come spiega l’Ansa, hanno valutato che la decisione non presenta vizi di legittimità: la Cassazione, del resto, si era già espressa sugli altri carichi pendenti su Silvio Berlusconi – proprio come i procedimenti per il Ruby Ter – ripetendo che non sono di ostacolo alla buona condotta sulla condanna per frode fiscale. A questo punto dunque rimanevano i diritti alla riabilitazione di Berlusconi e perciò i requisiti per opporsi venivano a mancare. (agg. di Niccolò Magnani)

L’EX CAV RISCHIA DI ANDARE A PROCESSO IN 7 CITTÀ

E’ durata poco la soddisfazione per Silvio Berlusconi dopo la riabilitazione da parte del Tribunale di Milano, e il conseguente ritorno all’eleggibilità. Sono infatti cosa freschissima, le notizie circa i due processi che il Cavaliere potrebbe subire a Torino, per quanto riguarda il filone Ruby Ter, e quindi a Roma, sempre nell’ambito della stessa inchiesta. In totale, come ricorda Il Corriere della Sera, sono 7 i processi a cui rischia di andare incontro il leader di Forza Italia, in giro per l’Italia e tutti per lo stesso reato: corruzione in atti giudiziari. Berlusconi è accusato di aver pagato le ragazze per testimoniare il falso durante il processo Ruby, dove, ricordiamo, lo stesso imputato è stato assolto dal reato di aver avuto rapporti sessuali a pagamento con la ragazza minorenne. Secondo l’accusa, l’ex Premier avrebbe effettuato diversi bonifici, e in ogni città in cui il pagamento è avvenuto, potrebbe essere effettuato un processo, quindi Torino, Roma, Milano, Siena, Monza, Treviso e infine Pescara. Silvio Berlusconi si è sempre dichiarato innocente, affermando di aver pagato le ragazze solamente per compensarle dopo il danno di immagine subite dalle stesse, finite sui giornali dopo questa vicenda. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

ANCHE APICELLA ACCUSATO DI CORRUZIONE

Silvio Berlusconi andrà ufficialmente a processo, di nuovo, per il caso Ruby: nell’udienza preliminare sul filone Ruby ter, il gup ha deciso di rinviare a giudizio sia l’ex Cavaliere che l’amico a cantautore Mariano Apicella. Entrambi sono accusati di corruzione nell’ambito del procedimento riferito alle “cene eleganti” di Arcore con le cosiddette “olgettine”: secondo chi indaga e dopo numerosi “stralci” nelle varie procure d’Italia in cui è stato spacchettato il procedimento, Berlusconi avrebbe pagato Apicella per convincerlo a dichiarare il falso sul caso “olgettine”: la procura ha illustrato come la prima parte del pagamento è avvenuta a Roma ma si è poi spostata in varie altre città. In tutto Apicella, tra gli ospiti fissi delle cene di Arcore dove spesso cantava assieme all’ex Cav, avrebbe percepito in maniera illecita circa 157mila euro. Ora il gup del tribunale di Roma, Angela Gerardi, ha disposto il rinvio a giudizio con il processo che inizierà il prossimo 23 novembre nella seconda sezione del Tribunale romano. (agg. di Niccolò Magnani)

BERLUSCONI RISCHIA NUOVO PROCESSO

Nuovi guai giudiziari per Silvio Berlusconi. Il pm Laura Longo ha infatti chiesto il rinvio a giudizio per il leader di Forza Italia, accusato a Torino di corruzione in atti giudiziari nell’ambito del processo Ruby ter, come sottolineato dal quotidiano La Repubblica. L’agenzia Adnkronos riferisce che assieme al Cavaliere, il Pubblico Ministero ha chiesto il rinvio a giudizio anche per Roberta Bonasia, ex infermiera di Nichelino, accusata di calunnia, falsa testimonianza e corruzione in atti giudiziari. La prossima udienza è in programma il primo giugno, quando la difesa di Berlusconi esporrà la sua tesi, dopo di che il gup dovrà decidere se accogliere o meno la richiesta di rinvio a giudizio per l’ex Premier.

L’EX CAV AVREBBE “PAGATO” LA BONASIA

Il processo riguarda le donazioni in denaro che lo stesso Berlusconi avrebbe fatto alla ragazza, per fare in modo che la stessa, durante le testimonianze nei processi di Milano, fornisse delle dichiarazioni false sulle cene che si consumavano nell’abitazione di Arcore del massimo esponente di Forza Italia. Un nuovo duro colpo per il Cavaliere, che soltanto pochi giorni fa aveva ricevuto l’ottima notizia dal tribunale di Milano circa la sua riabilitazione e la conseguente eleggibilità in vista di nuove future elezioni. Per quanto riguarda le accuse nei confronti della Bonasia, il suo legale, Stefano Tizzani, ha chiesto di pronunciare sentenza di non luogo a procedere, perché i reati non sussistono.





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