• Iscriviti alla Newsletter
  • Accedi
  • Registrati
IlSussidiario.net
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net
IlSussidiario.net
  • Video
  • Cronaca
  • Politica
  • Sanità
  • Economia
  • Sport
  • Turismo
  • Chiesa
  • Video
  • Cronaca
  • Politica
  • Sanità
  • Economia
  • Sport
  • Turismo
  • Chiesa
IlSussidiario.net
IlSussidiario.net

Home » Economia e Finanza » Industria » FIAT/ Cazzola: così si può risolvere la “guerra” tra Marchionne e i sindacati

  • Industria

FIAT/ Cazzola: così si può risolvere la “guerra” tra Marchionne e i sindacati

Giuliano Cazzola
Pubblicato 6 Dicembre 2010
Fiat_Catena_MontaggioR400

Foto Imagoeconomica

Fiat ha interrotto un negoziato fino a quel momento condotto, a Mirafiori, con tutti i sindacati. Il commento di GIULIANO CAZZOLA

Ci risiamo con la Fiat: questa volta è il Lingotto a interrompere un negoziato fino a quel momento condotto, a Mirafiori, con tutte le federazioni di categoria, Fiom compresa. Il motivo di questo colpo di scena è rimasto oscuro. Tanto che i commenti sono stati improntati a considerazioni di metodo.

La Cgil si è presa una piccola rivincita, additando all’opinione pubblica il caso di una Fiat che si è presa la responsabilità della rottura. Mentre gli esponenti degli altri sindacati (firmatari dell’accordo di Pomigliano) e il ministro del Lavoro hanno preferito esprimere valutazioni caute e interlocutorie, invitando le parti a ritornare al tavolo.


SCENARIO INDUSTRIA/ Le emergenze sotto traccia che pesano sul Pil


A dire che il re è nudo è stato un uomo politico. Il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, al solito, ha dato prova, nella sua intervista a La Repubblica, di realismo e di lungimiranza nei confronti dell’ipotesi di un contratto dell’auto separato e autonomo da quello della categoria dei metalmeccanici. Proprio questo è il punto. La Fiat persegue un obiettivo molto esplicito: il contratto del settore auto. E si è accorta – si spiega così la pausa nel negoziato – che a essere contrari non sono solo i sindacati ma anche la Confindustria.


Stellantis investirà 13 mld negli USA/ Cosa prevede il piano: 5mila posti di lavoro e 5 nuovi modelli


L’obiettivo è sicuramente interessante e innovativo, ma Sergio Marchionne non riuscirà mai, da solo, ad avere ragione della deriva conservatrice che tiene insieme le parti sociali, nè dell’asse che collega, nei fatti, la Confindustria alla Cgil. Il manager italo-canadese ha bisogno di alleanze e può trovarle, se usa cautela, in quelle stesse forze che hanno sottoscritto l’accordo di Pomigliano. L’esperienza dimostra, però, che anche la Cisl e la Uil hanno dei limiti oltre i quali non possono andare.

Per adesso solo la Fismic, l’organizzazione erede del Sida, il sindacato dell’auto dei tempi di Vittorio Valletta, si è dichiarata disponibile a seguire Marchionne sulla via del contratto di settore. La Fim e la Uilm hanno aderito, dopo Pomigliano, alla mediazione di Emma Marcegaglia, accettando di ampliare l’ambito delle deroghe contenute nel contratto nazionale allo scopo di salvare la capra della categoria (il contratto nazionale, appunto) e i cavoli di Marchionne (la specificità dell’auto). Ma evidentemente alla Fiat quest’apertura non è bastata. E soprattutto l’ad del gruppo multinazionale non ha nessuna intenzione di fare il giro di tutti gli stabilimenti per negoziare, caso per caso e faticosamente, le condizioni e le regole che servono al suo progetto.


STELLANTIS ITALIA -31,5%/ Una strategia in 5 mosse per salvare auto e posti di lavoro


Che cosa dobbiamo aspettarci da Marchionne? Una sfida alta o il solito accomodamento all’italiana? Nel primo caso ci attendono scelte clamorose, come l’uscita della Fiat dalla Confindustria e la navigazione solitaria verso un nuovo modello di relazioni industriali. Nel secondo caso, si cercherà qualche marchingegno all’interno del modello tradizionale. Ma esiste anche una via intermedia di un certo spessore. Per esempio, potrebbe essere sviluppato un livello negoziale di settore, nell’ambito dello stesso contratto nazionale.

Peraltro, nella storia delle relazioni industriali, il livello settoriale ha occupato un posto d’onore. La riscossa operaia degli anni ’60, iniziò con le lotte e gli accordi dei siderurgici e soprattutto degli elettromeccanici. Tanto che la rottura del principio dell’esclusività del contratto nazionale e l’apertura ad esperienze di contrattazione articolata camminavano su due gambe: il settore e l’azienda. Così, il celebre Protocollo Intersind-Asap che, nel 1962, aprì la strada, a partire proprio dai metalmeccanici, al modello contrattuale in pratica tuttora vigente (sia pure con modifiche e razionalizzazioni), faceva riferimento alla “possibilità di una maggiore articolazione della contrattazione collettiva per settori o a livello aziendale che attui concretamente i principi affermati ai livelli superiori oltre a consentire una migliore aderenza delle norme contrattuali alle particolari esigenze settoriali ed aziendali”.


FIAT/ Airaudo (Fiom): Marchionne e Governo si preparino a perdere il 28 gennaio


 

Nelle due stagioni contrattuali successive, il negoziato a livello settoriale si svolse, come previsto, contestualmente ai rinnovi dei contratti nazionali, con una precisa indicazione delle materie riservate ai sei settori riconosciuti: orario di lavoro; classificazione del personale; minimi retributivi; indennità per lavori disagiati. Fu poi la spinta egualitaria dell’autunno caldo ad abolire quasi tutte le specificità dei differenti comparti.

 

Oggi non è il caso di ritornare indietro di cinquant’anni e a settori largamente modificati. Sarebbe necessario uno sforzo di fantasia per introdurre nell’articolazione contrattuale altri contesti, non solo aziendali o territoriali, ma “verticali”; in grado, cioè, di adeguare meglio la contrattazione alle trasformazioni produttive nelle reti e nelle filiere. Ma il sistema ne avrà il tempo e la forza? 


SCENARIO/ Sacconi: ecco come Mirafiori cambia il "lavoro" di sindacati e politica


Leggi anche

  • FIAT/ Airaudo (Fiom): Marchionne e Governo si preparino a perdere il 28 gennaio
  • SCENARIO/ Sacconi: ecco come Mirafiori cambia il "lavoro" di sindacati e politica
  • FIAT/ C’è una nuova "corsa" che Marchionne non può perdere
  • Tags: TelecomFiat Stellantis Chrysler

Ti potrebbe interessare anche

Ultime notizie

Gli archivi del canale di Industria

ilSussidiario.net

il Quotidiano Approfondito con le ultime news online

  • Privacy e Cookies Policy
  • Aiuto
  • Redazione
  • Chi siamo
  • Pubblicità
  • Whistleblowing
  • MOG 231/2001
  • Feed Rss
  • Tags

P.IVA: 06859710961

  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net

Ben Tornato!

Accedi al tuo account

Password dimenticata? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Accedi

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o indirizzo email per reimpostare la password.

Accedi
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net