Commissario Ue, Italia chiede rinvio della scadenza per la nomina: crisi di Governo rende difficile il tavolo europeo. Von der Leyen intanto apre i colloqui
SCADENZA NOMINA CANDIDATI ALLA COMMISSIONE UE
Il 26 agosto è (era) il giorno ultimo di scadenza per la presentazione della nomina del Commissario Ue da parte dei vari stati membri: la squadra di Governo dell’Europa sotto la guida di Ursula Von der Leyen inizia a prendere piede ma dall’Italia, causa crisi di Governo, il nome per l’importante Commissario che spetta di diritto al Nostro Paese ancora manca. E mancherà anche stasera, salvo colpi di scena dal Quirinale: era uno degli scontri più accessi nella maggioranza gialloverde quella di capire quale nome dovesse presentare il Governo alla Commissione Ue dopo il “niet” di Giorgetti e il “veto” del M5s altri nomi proposti dalla Lega. Di Maio ha sempre sostenuto che spettasse alla Lega la nomina in quanto hanno vinto le Elezioni Europee e così anche Matteo Renzi durante il discorso in Senato sulle dimissioni di Conte ha ribadito che al netto di un Governo Pd-M5s che si augura possa nascere, «spetta comunque alla Lega la nomina del Commissario Ue, è giusto così». Il tempo però si è fermato e con le trattative in corso per trovare una quadra entro domani-mercoledì tanto il Pd, quanto il M5s, quanto soprattutto la Lega si sono trovati “immobili” in merito all’importante scadenza prevista per oggi. Da Bruxelles, i portavoce della Commissione Ue fanno sapere giusto poco fa «l’Italia e la Francia ultimi a nominare i commissari». Le ipotesi sono tre: un nome presentato dalla Lega; una nomina frutto dell’accordo Pd-M5s; un nome “tecnico” proposto dal Colle ma che avrebbe inevitabilmente meno peso specifico in Commissione Ue.
COMMISSARIO UE ALL’ITALIA: SLITTAMENTO A SETTEMBRE?
Tutto tace specie dopo che il nome di Gentiloni come possibile alternativa al ruolo di Commissario Ue di un leghista era circolato nei giorni scorsi come proposta Pd al M5s con l’accettazione di un Conte bis: «Di Maio non ha mai detto a Zingaretti di proporre Gentiloni come commissario Ue. Smentiamo categoricamente. Non si è mai parlato del commissario Ue» è stata invece la smentita secca del M5s che ha così fatto intendere che ancora una volta di quella nomina la politica al momento non se ne sta occupando. A quel punto è intervenuta anche la portavoce della Commissione Europea, Mina Andreeva, giusto due giorni fa quando le è stato chiesto cosa ne pensasse dei ritardi dell’Italia: «La presidente eletta Von der Leyen ha già avuto la possibilità di incontrare alcuni dei candidati commissari. Prima le audizioni dei candidati avvengono e meglio è, al fine di poter rispettare la data prevista dai Trattati del primo di novembre per l’insediamento del nuovo Esecutivo comunitario. Ma non posso fare speculazioni su quello che faranno i governi nazionali». Da ultimo si arriva ad oggi, con la scadenza che incombe ma con la possibilità che all’Italia venga concesso uno slittamento vista la particolarità della situazione parlamentare: «E’ un interesse dell’Italia presentare presto personalità per un ruolo così importante. Non ci sono pressioni da parte di Bruxelles, c’è un percorso che naturalmente dovrà avviarsi nel mese di settembre e speriamo che il governo italiano sia pronto a indicare un proprio rappresentante» spiega il Presidente del Parlamento Ue, David Sassoli. Intervenendo al Meeting di Rimini qualche giorno fa, lo stesso esponente Pd aveva ribadito «Un’Europa che non ha un’Italia all’altezza di questa fase di avvio della legislatura europea perde qualcosa. Non è una pressione, è una necessità».
