Maurizio Lastrico, gli studi come operatore turistico e la carriera da attore: mamma Renata e papà Bruno lo hanno sempre supportato.
Maurizio Lastrico, chi sono i suoi genitori? E qual è la storia della sua vita? Nato nel 1979, l’attore prende un diploma come operatore turistico in quel di Sant’Olcese, ma da lì in poi i suoi sogni cambiano radicalmente. Si accorge infatti di essere appassionato di teatro e inizia a studiare recitazione supportato dalla sua famiglia. Come lui stesso ha sempre dichiarato, la sua colonna portante è stata la mamma, che gli è stata accanto durante i momenti più difficili.
L’attore, come riporta il Corriere della Sera, ha raccontato che quando i genitori si sono separati, la madre si è data da fare per portare i soldi a casa. Maurizio Lastrico l’ha definita come una donna dalla grandissima intelligenza emotiva: “è stata lei a dirmi fai quello che ti senti; era felicissima quando ho lasciato il lavoro per iscrivermi all’Accademia” ha spiegato, “anche se significava iniziare di nuovo a mantenermi“. La mamma, di nome Renata, è una sua grande fan e racconta a tutti del suo adorato figlio con lo stesso entusiasmo di chi ha vinto un premio Oscar.
Maurizio Lastrico, papà Bruno morto tre giorni dopo il debutto: “Grande rammarico”
Maurizio Lastrico, attore di Call my agent 2, Don Matteo e tanti altri capolavori, ha una famiglia che gli è sempre stata vicina e che lo ha aiutato a dare il meglio di sè con la recitazione. Purtroppo, anni fa è stato colpito da un terribile lutto. Il padre è morto appena dopo che lui aveva debuttato a Zelig, senza riuscire a godere del successo di suoi figlio. Come scrive il Corriere della Sera, questo è un grande rammarico, soprattutto a fronte dei sacrifici che anche papà Bruno ha fatto per aiutarlo a studiare.
Tempo fa, a Repubblica, Maurizio Lastrico si è lasciato andare ad una confessione decisamente “umana”, se così vogliamo definirla. Anche gli attori hanno paura. Ebbene sì! L’interprete ha dichiarato che spesso prima di salire sul palco gli tremano le gambe, che la paura di sbagliare è altissima ma che far ridere la gente è quello che per lui conta di più, una “magia”, come la definisce. La sua vita lo ha portato ad essere un uomo autoironico, che spesso si prende in giro da solo. Allo stesso tempo è “ipersensibile”, ma anche quello è un tratto che trasforma in risate.
