PBR Fashion rivoluziona il settore moda con rendering ultra-realistici e tecnologie come il Physically Based Rendering, promuovendo il Made in Italy
MICS – Made in Italy Circolare e Sostenibile è un partenariato esteso tra università, centri di ricerca e imprese, finanziato dal MUR (ministero dell’Università e della Ricerca) e coordinato dal Politecnico di Milano nell’ambito del programma NextGenerationEU (PNRR), con l’obiettivo di promuovere la collaborazione tra pubblico e privato in settori chiave come abbigliamento, arredamento e legno, automazione e meccanica.
Tra i progetti innovativi finanziati da MICS ha avuto riconoscimenti il PBR Fashion della PMI innovativa iInformatica. Il PBR Fashion è un sistema di grafica computerizzata per il rendering realistico di tessuti, per la tracciabilità mediante 4D barcode e per la fruizione informativa multisensoriale inclusiva. Il PBR – Physically Based Rendering permette di simulare con estrema precisione il modo in cui la luce interagisce con i materiali e quindi di ottenere immagini così realistiche che sembrano fotografie.
Il ruolo dell’innovazione tecnologica nella moda
Nel mondo della moda, l’innovazione tecnologica sta giocando un ruolo sempre più centrale, trasformando il modo in cui i designer creano e promuovono le loro collezioni. Il progetto PBR Fashion nasce con l’obiettivo di innovare nel settore, realizzando rappresentazioni digitali ultra-realistiche di capi e tessuti, migliorando l’esperienza d’acquisto online e promuovendo il Made in Italy su piattaforme come social media ed e-commerce e, all’opposto, disincentivando così il fast fashion. Il cuore di PBR Fashion è un sistema all’avanguardia capace di ricreare fedelmente l’aspetto e la sensazione dei tessuti. Non si tratta solo di vedere un capo con una resa perfetta, ma di percepirne le caratteristiche in maniera multisensoriale, grazie all’integrazione di vibrazioni e suoni che ne arricchiscono la fruizione anche in realtà estesa (XR).
Il progetto si è classificato al primo posto nelle preferenze dei valutatori, distinguendosi per lo sviluppo di etichette 4D con profili stampati 3D e materiali sensibili a stimoli esterni, difficilmente replicabili e verificabili tramite smartphone per un sistema anticontraffazione avanzato (Figura 1). Inoltre, grazie alla tracciabilità in blockchain dei materiali e della filiera, aumenta la sostenibilità e il riutilizzo nel settore moda.

Figura 1. Concept di Alessandro D’Alcantara, concepteur iInformatica Srl

Figura 2. Applicativo web-based – Render PBR e valutazione tramite approccio crowd computing
Il mondo della moda utilizza diversi software per creare rendering digitali, ma molti di questi, pur essendo sofisticati, spesso non riescono a trasmettere le reali peculiarità dei materiali, un aspetto cruciale per chi acquista online. La vera sfida, quindi, è stata quella di sviluppare un sistema in grado di riprodurre in maniera fedele ogni dettaglio del tessuto, rendendolo quasi tangibile anche in un contesto virtuale. Il PBR si basa, infatti, su principi fisici che riproducono fenomeni come:
- Riflessioni e rifrazioni della luce
- Distribuzione dell’energia luminosa, che conferisce profondità ai materiali
- Microfacet Theory, che simula le irregolarità microscopiche delle superfici
Le tecniche grafiche adottate sono in grado di migliorare l’efficienza percettiva. Tra queste, il Ray Tracing (tecnica che simula il comportamento fisico della luce tracciando il percorso dei raggi per generare ombre, riflessi e illuminazione globale realistici) e il Deferred Shading (tecnica che separa il calcolo dell’illuminazione dalla geometria, migliorando l’efficienza nei motori grafici in tempo reale, soprattutto con scene complesse e molte fonti di luce).
Test di efficacia del modello PBR Fashion
Per testare l’efficacia del modello PBR Fashion è stato adottato un approccio basato sul crowd computing, vale a dire sulla valutazione di un gruppo di 64 utenti di età 25-55 anni che ha espresso giudizi sui rendering digitali confrontandoli con materiali fisici reali (Figura 2). Gli utenti erano utilizzatori abituali di sistemi di e-commerce per l’acquisto di vestiti o accessori tessili. Il test è consistito nel confronto tra le versioni fotografate o digitali e i tessuti reali; le pochette sono state fotografate in condizioni di luminosità controllata (S), luminosità non controllata (N) e file sorgenti grafici digitali (D). Il punteggio finale è stato ottenuto raccogliendo il giudizio dei valutatori utilizzando una votazione a stelle da 1 a 5 e applicando la media aritmetica delle stelline.
I risultati di queste analisi hanno evidenziato alcune configurazioni di rendering particolarmente efficaci. Tra tutte, spicca il PBR Silk, che ha ottenuto i punteggi più alti in termini di fedeltà visiva. Il motivo verosimile è che questo materiale è stato creato partendo da una fotografia reale di seta, acquisita in condizioni di luce controllata (Figura 3) e poi elaborata con software avanzati come Materialize per ottimizzarne la resa digitale.

Figura 3. Materiali PBR oggetto di studio
Dall’analisi dei dati e dalla media pesata dei punteggi ottenuti, i tre migliori modelli sono risultati:
- Materiale PBR Silk + File digitale (D) Pochette Lucanum Marrone (Media: 4,82 su un massimo di 5; si veda Figura 4)
- Materiale PBR Silk + File digitale (D) Pochette Lucanum Blu (Media: 4,77)
- Materiale PBR Coarse Fabric + Foto Pochette Lucanum Blu scattata in ambiente supervisionato (S) (Media: 4,67)

Figura 4. Render maggiormente performante (PBR Silk + File Digitale Pochette Lucanum Marrone)
L’analisi dei dati ha messo in evidenza che:
- L’acquisizione delle texture in ambienti controllati è essenziale per ottenere il massimo realismo.
- Le migliori performance in termini di workflow PBR sono collegate all’utilizzo di file sorgenti digitali anziché a fotografie.
- Creare materiali PBR personalizzati, invece di utilizzare modelli generici disponibili in letteratura, garantisce una resa più fedele alla realtà.
- Il rendering di alta qualità non è solo una questione estetica, considerato che può migliorare sensibilmente l’esperienza di acquisto online, specialmente per prodotti di qualità come quelli della moda italiana.
Le prospettive future
Guardando al futuro, ci sono ancora tante potenzialità da esplorare. Tra le prossime sfide può esserci l’ottimizzazione del sistema per nuovi tessuti e l’integrazione con tecnologie di intelligenza artificiale generativa, per migliorare ulteriormente la qualità dei materiali PBR. Sarà così possibile promuovere il Made in Italy come eccellenza in una dimensione virtuale senza confini espositivi. In un’epoca in cui sempre più acquisti avvengono online, poter offrire ai consumatori un’esperienza visiva e sensoriale ultra realistica rappresenta una svolta epocale. Se si assume che il futuro della moda è digitale, PBR Fashion sta tracciando una strada antagonista al fast fashion.
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