“Eleonora Giorgi era troppo compromessa per le cure sperimentali”: parla il medico dell’Istituto del Pancreas di Verona
La morte di Eleonora Giorgi che ha colpito il mondo dello spettacolo è oggetto di ricordi da parte di tutti coloro che hanno avuto modo di conoscerla e di amarla per la sua intelligenza e il suo talento come attrice. Purtroppo il tumore al pancreas è di quelli più difficili da cui guarire e l’anno scorso aveva annunciato di voler provare una cura sperimentale in quel di Verona e più precisamente all’Istituto del Pancreas al policlinico di Borgo Roma, che è un centro di fama europea.
Il professore e medico Davide Melisi ha rilasciato alcune dichiarazioni al Corriere del Veneto dicendo che Eleonora Giorgi aveva fatto presso la loro struttura quattro sedute per delle terapie in day hospital, ma purtroppo non c’è stato nulla da fare perché la sua condizione di salute “era ormai troppo compromessa”. Purtroppo se la malattia non si prende in tempo poi le suddette terapie non hanno la stessa efficacia.
Eleonora Giorgi tumore: era troppo tardi per le cure sperimentali
Si è detto molto dispiaciuto il medico Davide Melisi perché le condizioni di salute di Eleonora Giorgi erano ormai troppo compromesse per poter sperare che le cure sperimentali potessero funzionare. Proprio l’attrice aveva espresso tutto il suo interesse nei confronti di queste cure e sperava sotto sotto che potesse avvenire un miracolo, come ha raccontato anche una sua amica fotografa oggi a Unomattina con Massimiliano Ossini e Daniela Ferolla.
A due anni di distanza dall’annuncio a Pomeriggio 5 di avere un tumore al pancreas, Eleonora Giorgi se n’è andata lasciando un vuoto non solo nel mondo dello spettacolo, ma nel cuore della sua famiglia che le ha sempre voluto un mondo di bene e gliel’hanno dimostrato giorno dopo giorno. In diverse trasmissioni, come La vita in diretta, si è deciso di dedicare delle pagine per ripercorrere la sua carriera e si è sicuri che anche Silvia Toffanin a Verissimo avrà modo di ricordarla con ospiti magari proprio i suoi figli, quando il dolore si sarà un minimo attenuato.
