Pierina Paganelli, i cardini dell'accusa a carico di Louis Dassilva: l'esame del telefono, i riti voodoo per non finire in carcere e le intercettazioni...
Louis Dassilva, secondo la Procura di Rimini, è l’assassino di Pierina Paganelli. Per dimostrarlo, gli inquirenti avrebbero in mano diversi elementi a partire dall’analisi del telefono del 35enne, unico indagato per il delitto e in carcere dal 16 luglio 2024. In questo spettro di innesta il ritrovamento di messaggi inviati a connazionali senegalesi, ancora prima di essere iscritto nel registro notizie di reato per l’omicidio, con richiesta di “riti voodoo” contro gli investigatori per paura di finire in cella.
Tra le carte dell’inchiesta, i contenuti delle intercettazioni delle conversazioni tra lo stesso Louis Dassilva e sua moglie, Valeria Bartolucci, dopo l’arresto. Poi le dichiarazioni di Manuela Bianchi, ex amante dell’indagato che poche settimane fa lo ha “inchiodato” con un clamoroso cambio di rotta che lo collocherebbe sulla scena del ritrovamento del corpo di Pierina Paganelli ben prima di lei. E non è tutto: nel quadro investigativo si insinua la consulenza fonica disposta dal pm, affidata a Marco Perino, in cui si rileverebbe la verosimile presenza di tracce vocali di Dassilva e Bianchi a ridosso dell’uccisione della 78enne.
Pierina Paganelli, il colloquio tra Louis Dassilva e sua moglie in carcere
Il colloquio in carcere tra Louis Dassilva e sua moglie avrebbe aperto nuovi scenari sull’omicidio di Pierina Paganelli. Si tratta dell’intercettazione di un dialogo del 4 settembre 2024 ritenuto di potenziale interesse investigativo, riporta Il Resto del Carlino, soprattutto per un particolare.
Nel corso della conversazione con il marito, Valeria Bartolucci insinuerebbe dubbi sui suoi spostamenti notturni compresi quelli del 3 ottobre 2023, giorno del delitto, andando così a intaccare il presunto “alibi” fornito al senegalese fin dalle prime battute dell’inchiesta (la donna sostiene che Dassilva sia rimasto a casa tutta la notte, essendo lei testimone oculare). Secondo chi indaga, il contenuto del colloquio potrebbe rivelarsi fondamentale per scardinare definitivamente la versione di Bartolucci e contribuire, addirittura, a inchiodarlo.
