Leonardo Apache La Russa, cade accusa di violenza sessuale: chiesta archiviazione. Ma il figlio del presidente del Senato rischia processo per revenge porn
LEONARDO APACHE LA RUSSA, CHIUSE INDAGINI PER STUPRO
Leonardo Apache La Russa deve andare a processo per revenge porn, non per violenza sessuale: questa la tesi della procura di Milano, che ha chiesto l’archiviazione dell’accusa di stupro a carico del figlio del presidente del Senato e dell’amico dj, Tommaso Gilardoni. Per entrambi cade l’accusa più grave, quella di aver violentato una 22enne.
La vicenda risale al maggio 2023, quando la giovane denunciò di aver subito due rapporti sessuali contro la sua volontà nell’abitazione della famiglia di Ignazio La Russa a Milano. Secondo la procura meneghina, la Russa jr non era in grado di comprendere se la ragazza fosse capace di intendere e volere e se fosse cosciente del consenso apparente che aveva dato.
I pm non dubitano della sincerità della ragazza, ma ritengono che il fatto che avesse assunto psicofarmaci nei giorni precedenti (a causa di un disturbo psicologico di cui soffriva) e le sostanze stupefacenti consumate quella notte, insieme all’alcol, possa aver compromesso la sua memoria e capacità di autodeterminazione. Per quanto riguarda la droga dello stupro, la stessa perizia disposta dalla procura stabilità che la presenza era minima, pari a quella che si può riscontrare fisiologicamente anche in chi non l’assume.
RESTA IN PIEDI L’ACCUSA DI REVENGE PORN
Discorso diverso per quanto riguarda i video diffusi. Dall’analisi dei cellulari di Leonardo Apache La Russa e Tommaso Gilardoni sono emersi diversi filmati dei rapporti consumati, ma sarebbe circolato qualche frammento via WhatsApp in cui la ragazza consentirebbe la ripresa, ma non la divulgazione. Ed è per questo che ora il figlio di Ignazio La Russa e l’amico dj rischiano il processo per revenge porn.
Stando a quanto precisato da Repubblica, le accuse mosse in questa chiusura di indagini, che prelude alla richiesta di processo, riguardano due video distinti di quella notte realizzati nell’abitazione e inviati in un caso da La Russa jr a Gilardoni, nell’altro da quest’ultimo a un amico.
LE REAZIONI ALLA RICHIESTA DI ARCHIVIAZIONE PER VIOLENZA SESSUALE
Il presidente del Senato ha reagito alla richiesta di archiviazione esprimendo l’auspicio che così possa finire la sofferenza per suo figlio e la ragazza, ma c’è l’opposizione della difesa, secondo cui “un’amnesia può insorgere già 30 minuti dopo l’assunzione delle sostanze“, per cui ritiene che i due indagati dovevano accorgersi subito che la sua cliente non era in sé.
L’avvocato Stefano Benvenuto ha 20 giorni di tempo per depositare l’istanza di opposizione, poi bisognerà attendere la decisione della gip: potrà disporre l’archiviazione, nuove indagini o procedere con l’imputazione coatta. Il legale ha riferito che la sua cliente vuole andare fino in fondo a questa vicenda, perché ritiene non si possa “costruire a posteriori un consenso che non c’è mai stato“.
