Lulù Selassié, chi è la presunta principessa etiope che nel 2021 ha preso parte al Grande Fratello Vip? Il bullismo subito da bambina e...
Il nome di Lulù Selassié è diventato noto quando la giovane ha preso parte al Grande Fratello Vip nell’edizione 2021. Nessuno, fino a quel momento, aveva mai sentito parlare di lei, presunta principessa etiope. Ma chi è quella ragazza così estrosa che è entrata nella casa insieme alle sorelle Clarissa e Jessica? Lulù, pseudonimo di Lucrezia, è figlia di Aklile Berhan Makonnen Hailé Selassié, figlio dell’ultimo imprenditore di Etiopia. Lei apparterrebbe dunque alla dinastia etiope degli Hailé Selassié anche se ha sempre vissuto in Europa, tra Italia e Londra, insieme alla due sorelle e al fratello Christian.
La giovane avrebbe frequentato la John Cabot University, università americana con sede a Roma, ma negli ultimi anni, dopo l’uscita dalla casa del Grande Fratello nel 2022, si sarebbe dedicata alla musica. Come spiegato proprio da lei, infatti, il suo “animo da artista” l’hanno portata a tentare una carriera nel mondo della musica anche se fino a questo momento non ha avuto chissà quale successo. “Studio canto da tanti tanti anni e il mio sogno sin da piccola è sempre stato diventare una cantante” aveva raccontato proprio in quei mesi Lulù.
Lulù Selassié, chi è: “Bullismo subito da bambina”
Lulù Selassié, a Verissimo, qualche tempo fa aveva raccontato di essere stata vittima di bullismo da bambina, per via della pelle scura. “Ho conosciuto il razzismo quando avevo 6-7 anni, quando ero piccola. Rimasi sconvolta. Mi guardai in maniera diversa da quel momento” ha raccontato la principessa etiope. “Volevo essere come certi miei compagni di classe, mi sentivo sbagliata e strana” aveva spiegato ancora l’ex concorrente del Grande Fratello VIP, che dunque non ha vissuto un’infanzia semplice nonostante le possibilità economiche della sua famiglia. Solamente anni dopo, Lulù sarebbe riuscita a fare pace con i suoi traumi e ad apprezzarsi maggiormente, anche se i traumi che ne hanno minato l’infanzia si sono trasformati in insicurezze in età adulta.
